Autilio: giovani specie al Sud tutt’altro che “schizzinosi”

Per il consigliere regionale di Idv “con questo Governo se i giovani vogliono trovare un'occupazione dignitosa sono costretti ad emigrare”

“A Sud un giovane su tre, pur di lavorare e non rimanere a casa, accetta un impiego lontano dalle proprie aspettative: i risultati dello studio realizzato da Ipsos in collaborazione con l'Università Cattolica smentiscono l’incauta uscita del ministro Fornero. I giovani dopo le definizioni di ‘bamboccioni’, ‘mammoni’, ‘sfigati’ adesso sono costretti a subire quella di ‘schizzinosi’ a conferma che il Governo e buona parte della politica non sono in grado di interpretare le reali esigenze e aspirazioni delle nuove generazioni”.  E’ quanto sottolinea il capogruppo Idv in Consiglio regionale, Antonio Autilio, per il quale “se ci fosse bisogno, anche una ricerca dell'Istituto Toniolo testimonia che i giovani italiani non sono affatto ‘schizzinosi’ e sanno, invece, reagire alla crisi, adattandosi a remunerazioni basse e lavori non soddisfacenti, al punto da laureati di accettare anche attività lavorative che non richiedono elevati titoli di studio”.

“I dati del Rapporto Giovani – riferisce Autilio – ottenuti da un campione di 9000 giovani tra i 18 e i 29 anni consentono di affermare che i giovani italiani non se ne stanno con le mani in mano: più del 45 per cento di coloro che lavorano non è soddisfatto del proprio lavoro, ma si adegua accettando stipendi più bassi rispetto a quanto considerato adeguato e si adatta a occupazioni che non rispondono alle proprie aspettative e non coerenti con il titolo di studio (47 per cento). Tra chi ha un lavoro, infatti, solo il 20 per cento è pienamente soddisfatto dell'attuale impiego, mentre oltre il 25% è poco, per nulla soddisfatto”.

Secondo il capogruppo di Idv “il ministro del Lavoro, basandosi sulle personali esperienze del suo mondo astratto, crede che siano tutti figli di papà. Altro che 'choosy', con questo Governo se i giovani vogliono trovare un'occupazione dignitosa sono costretti ad emigrare. L’alto numero di firme per i referendum sul lavoro che Idv sta raccogliendo nel Paese riporteranno il ministro Fornero alla realta', facendole capire quanto poco sono schizzinosi i cittadini che chiedono diritti, equita' e giustizia sociale. Per noi – continua Autilio – resta sempre valida ed attuale la proposta del vicedirettore della Svimez, Luca Bianchi, di vincolare almeno il 30 per cento dei Fondi strutturali europei ad interventi volti alla promozione dell'autonomia finanziaria dei giovani. Essa è sicuramente una indicazione di lavoro da tradurre in impegno per tentare di arginare la fuga dei cervelli e contestualmente offrire opportunità ai nostri giovani diplomati e laureati di restare. Ha ragione Bianchi – sostiene Autilio – quando evidenzia che la sistematica esclusione delle nuove generazioni dai processi di sviluppo, soprattutto nel Mezzogiorno, è la vera emergenza attuale che rischia di innescare uno tsunami demografico e un progressivo invecchiamento della popolazione”.

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