Atella ricorda padre Michele D’Annucci

Una settimana di appuntamenti ad Atella per ricordare padre Michele D'Annucci, nato nel paese del Vulture il 17 settembre del 1941 e morto a Shoshanguve (Sud Africa) l'8 dicembre del 2001.
Aveva trascorso 34 anni di missione in Sud Africa e ne sarebbero passati molti di più – si legge in un comunicato diffuso dai promotori delle iniziative –  se una mano assassina non lo avesse fermato con otto colpi di pistola il giorno dell'Immacolata di dieci anni fa. Padre Michele D'Annucci, 60 anni, aveva trascorso la giornata nella zona di Shoshanguve Sud per preparare la cresima che si sarebbe tenuta il giorno dopo nella parrocchia di Erasmus.
Alla sera tre malviventi gli hanno teso un agguato, forse per una rapina. Tuttavia, nonostante la confessione di una delle tre persone arrestate, il vero movente non è mai stato accertato. Hanno atteso che fosse a bordo della sua jeep e gli hanno esploso i colpi di arma da fuoco. Lo hanno derubato dell'auto, del suo cellulare e anche della valigetta che conteneva il necessario per celebrare la Messa.
A Pretoria per accogliere tutte le persone che hanno partecipato al suo funerale, è stato necessario celebrarlo nello stadio della metropoli sudafricana. Una limousine bianca trasportava il feretro accompagnato dai canti e dai pianti di migliaia di persone. C'era anche Nelson Mandela, l'ex presidente dello stato più a Sud del continente nero. Con lui padre Michele D'Annucci aveva combattuto contro l'hapartide e già questo, in passato, gli era valso non poche reazioni, anche violente.
Lo chiamavano “Mo-mosumetsa”, che in uno dei tanti dialetti del posto significa “la ruspa di Dio”. Padre Michele era un vulcano di idee sempre in movimento. Amava aprire sempre nuove strade con instancabile entusiasmo. Quando partì per la sua missione, nel 1968 (fu ordinato sacerdote l'anno dopo a Makao), disse che agli africani avrebbe dato prima le case e poi le chiese perchè senza un tetto sulla testa, sarebbe stato difficile divulgare la parola di Dio. E così fece. Case, ospedali, centri per portatori di handicap e per malati di Ads. E poi le chiese. La prima la intitolò a “Cristo uomo nuovo”, segno di cambiamento e di rinascita che padre Michele contribuì a seminare in quella terra. Apparteneva alla congrezione delle “Sacre stimmate” ed era padre superiore in Sud Africa, Botswana e Tanzania.
La comunità cristiana di Atella, insieme all'amministrazione comunale, ha deciso di dedicargli un'intera settimana a 70 anni dalla sua nascita e a dieci dalla sua morte.
Questo il calendario degli appuntamenti: lunedì 12, ore 18 celebrazione dei Vespri e proiezione del funerale in Sud Africa – martedì 13, celebrazione dei Vespri e proiezione del funerale ad Atella – mercoledì 14, ore 18 celebrazione dei Vespri; ore 21 proiezione del filmato “Insime è possibile” (festa dei ragazzi del catechismo per padre Michele nella sua ultima visita ad Atella nell'estate del 2000) – giovedì 15, ore 18 celebrazione eucaristica e proiezione del filmato di padre Michele in Tanzania – venerdì 16, ore 18 celebrazione dei Vespri e adorazione vocale – sabato 17, ore 18 Via Lucis dal cimitero a piazza padre Michele D'Annucci – domenica 18, ore 18 celebrazione eucaristica e inaugurazione del centro parrocchiale “Cristo uomo nuovo” dedicato a padre Michele.
Medaglia d'oro al valor civile (conferita dall'ex presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi) padre Michele D'Annucci riposa nel cimitero di Atella. Nel silenzio e nell'umilità, così come ha scelto di trascorrere tutta la sua vita.

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