ASSUNZIONI FCA MELFI: UIL-UILM SU DENUNCIA MONS. TODISCO

La UIL e la UILM che hanno sempre guardato alle assunzioni nello stabilimento di Melfi della Fca come il risultato del doppio effetto incrociato tra andamento decisamente positivo di vendita dei nuovi modelli Jeep Renegade e Fiat 500X e capacità professionale dei lavoratori di Melfi, quindi non solo ed esclusivamente come una scelta di interesse aziendale,  non si limitano a riprendere le parole forti di Monsignor Todisco e a sostenerne la denuncia.
C’è un compito specifico – si legge in una nota –  che spetta direttamente al sindacato e che riguarda le assunzioni in ogni posto di lavoro e non soltanto alla Fca: la vigilanza, con ogni strumento che appartiene al sindacato, sulle modalità di reclutamento e di assunzione per ogni tipologia di contratto, sia a tempo determinato o attraverso agenzie interinali che a tempo indeterminato.
Sono tanti i giovani lucani – e di recente dopo l’avvio del Campus per l’innovazione del manufacturing di Melfi, anche laureati – che guardano alla Fca e all’indotto auto come un’opportunità di lavoro e pertanto va sgombrato il campo da ogni allarme sulle chiamate a lavoro per ristabilire, innanzitutto, la fiducia di quanti giovani e meno giovani cercano lavoro. L’obiettivo centrale deve essere quello di sottrarre i disoccupati alla “rete” delle clientele di ogni natura e con maggiore determinazione a meccanismi di illegalità purtroppo ancora presenti e non solo nei comparti agricolo ed edile.
Saremo pure nostalgici ma continuiamo a credere nella meritocrazia e professionalità, belle parole, spesso usate fuori luogo, vituperate, a causa del vecchio vizio italico, utilizzate per fare e dire tante cose, ma non nella sua vera eccezione, elementi che dovrebbero favorire la crescita professionale delle persone, come delle aziende, che  dovrebbero impiegare le risorse umane nel miglior modo possibile, favorendo sviluppando e incentivando il benessere dell’individuo, e la sua migliore collocazione, in quanto risorsa dell’ azienda.
In più occasioni Uil e Uilm hanno fatto riferimento all’ “orgoglio lucano”, per definire il fattore di successo che rafforza la mission della fabbrica di Melfi all’interno del futuro internazionale di Fca. L’orgoglio come la professionalità non si raggiungono con “scorciatoie” o peggio ancora con strumenti illeciti nella pratica delle assunzioni ma sono processi direttamente legati alla meritocrazia.
Per queste ragioni Uil e Uilm daranno tutto l’apporto necessario alla Rappresentanza Sindacale Uilm di Melfi perché la denuncia di Monsignor Todisco diventi nuovo impegno per raccogliere eventuali testimonianze e informazioni e per fare terra bruciata intorno ad operazioni di pura illegalità senza delegare ad altri organi proprie responsabilità di intervento.
Per la delicatezza della questione e le sue numerose implicazioni non servono né primi della classe e né linguaggi più forti di altri. Serve semplicemente fare il sindacato fino in fondo quotidianamente.

    Condividi l'articolo su: