Per il capogruppo Pdl “La media di un docente su sette precari continua ad essere intollerabile”
“L’annuncio del ministro alla Pubblica Istruzione Carrozza dell’assunzione di 11.268 docenti in tutte le scuole italiane non ci soddisfa tenuto conto che in Basilicata per 71 prossimi vincitori del concorso ci sono appena 17 posti a disposizione, mentre il numero di docenti precari è di gran lunga superiore”. Lo afferma il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Michele Napoli per il quale “la realizzazione di interventi di formazione e lavoro per lavoratori precari della scuola contenuti nella manovra di assestamento di bilancio 2013, voluta dal Governo regionale di centrosinistra, nonostante la spesa di ben 4,3 milioni di euro, si occupa solo di rinviare di un anno lo stato di precarietà, secondo il tradizionale metodo assistenziale. Gli interventi infatti della durata di 12 mesi si configurano come tirocini curriculari in alternanza formazione-lavoro della durata complessiva e sono rivolti a lavoratori precari della scuola inseriti nella terza fascia delle graduatorie provinciali. Invece, è proprio l’iniziativa del Codacons che sta preparando un'azione in favore di tutti gli insegnanti della Basilicata che hanno conseguito o stanno conseguendo l'abilitazione in corsi riconosciuti senza però ottenere l'inserimento in graduatoria a dimostrare che siamo ancora lontani da una soluzione al problema che oltre al superamento della precarietà del personale della scuola, compreso quello Ata, riguarda direttamente la qualità dell’istruzione e della formazione dei nostri ragazzi”.<br /><br />“Ha pertanto ragione il Codacons – continua Napoli – nel sostenere che le determinazioni assunte dal Miur sono gravemente lesive dei principi di parità di trattamento e pari opportunità, disponendo in maniera ingiusta e contraddittoria la riapertura delle graduatorie ad esaurimento e sostanzialmente la possibilità di accedere ai ruoli di insegnamento soltanto per alcune posizioni, senza considerare che il percorso abilitante per tutti questi insegnanti è stato addirittura lo stesso e tutti questi insegnanti hanno patito i gravissimi ritardi di un sistema abilitante sostanzialmente bloccato per anni, dove l'inserimento in graduatoria permanente/ad esaurimento era legalmente l'unica possibilità per tutti per lavorare''.<br /><br />“La media di un docente su sette precari – dice il capogruppo del Pdl – continua ad essere intollerabile. Dieci anni fa i docenti precari (annuali o fino al termine delle attività) in servizio nella scuola statale italiana erano 117.685; l’anno scorso erano 116.973, cioè più o meno la stessa quantità. Il tasso medio nazionale di precarietà era, quindi, del 14,3%, equivalente ad un docente precario ogni sette”.<br />“Non si tratta, quindi, di una quota fisiologica di precariato, ma di una incidenza patologica. E, visto, che resta confermata nel tempo, si tratta di una patologia strutturale del nostro sistema scolastico, il cui rimedio non può che essere di natura strutturale che evidenzia con maggiore chiarezza l’inefficacia del provvedimento della Giunta regionale”.<br />