Assostampa: “patto” per la qualità dell’informazione

Nell’assemblea annuale del sindacato dei giornalisti, che si è svolta a Miglionico, sollecitati “interventi strutturali per restituire dignità al lavoro giornalistico in Basilicata e nuove regole, indispensabili per affrontare le criticità del momento e creare basi solide per il futuro”

Il presidente dell'FNSI Vittorio Di Trapani

Il giornalismo in Basilicata attraversa una fase di profonda crisi, caratterizzata da precarietà lavorativa, compensi insufficienti e una crescente perdita di fiducia da parte dei cittadini. È quanto emerge dal “Report sullo stato dell’informazione”, presentato in occasione dell’Assemblea generale dell’Associazione della Stampa di Basilicata che si è svolta nel Castello del Malconsiglio a Miglionico. Il “Report”, promosso dal sindacato lucano dei giornalisti e dall’Istituto forMedia, redatto da Antonella Giacummo e Giovanni Rosa, con la collaborazione dell’Ordine dei Giornalisti regionale, disegna un quadro preoccupante sullo stato della professione nella nostra regione. In ques

to contesto di difficoltà, si aggiunge la sfida rappresentata dall’avvento dell’intelligenza artificiale, che sta rapidamente cambiando il modo di produrre e fruire notizie.

Se da un lato queste tecnologie possono offrire strumenti innovativi per il giornalismo, dall’altro rischiano di favorire un’informazione sempre più automatizzata e standardizzata, mettendo a repentaglio la qualità, l’approfondimento e il lavoro di inchiesta che solo i professionisti possono garantire. È dunque fondamentale promuovere una riflessione e un utilizzo consapevole di queste tecnologie, affinché diventino strumenti di supporto e non di sostituzione del lavoro giornalistico. Il “Report” evidenzia, inoltre, una forte richiesta da parte dei giornalisti di maggiori tutele, investimenti in formazione continua e l’adozione di nuovi modelli di sostegno all’informazione anche con fondi pubblici. L’obiettivo è sostenere un giornalismo di qualità capace di raccontare in modo approfondito e veritiero le realtà lucane, promuovendo così un’informazione libera, indipendente e vicina ai cittadini.

Durante la presentazione del report si è svolto un dibattito franco tra i giornalisti presenti, che ha messo in luce le criticità vissute quotidianamente e la necessità urgente di interventi strutturali per rilanciare la professione. “Servono – ha sottolineato il presidente dell’Associazione della Stampa di Basilicata, Angelo Oliveto – interventi strutturali per restituire dignità al lavoro giornalistico in Basilicata; nuove regole, indispensabili per affrontare le criticità del momento e creare basi solide per il futuro. Un ‘patto vero’, con il pieno coinvolgimento delle Istituzioni – ha concluso Oliveto – per la qualità dell’informazione nella nostra regione”.

Ai lavori dell’Assemblea che ha approvato all’unanimità la relazione di politica sindacale, i documenti contabili relativi al conto consuntivo 2024 e al bilancio preventivo per il 2025 e le relazioni sull’attività delle consulte regionali della Casagit e dell’Inpgi, sono intervenuti anche il segretario generale aggiunto della Fnsi, Matteo Naccari e il presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Vittorio Di Trapani.

Matteo Naccari si è soffermato in particolare sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico e sulla trattativa in corso con gli editori della Fieg, sottolineando come l’obiettivo “sia quello di ottenere aumenti che recuperino il potere di acquisto perso dagli stipendi dei giornalisti negli ultimi dieci anni, ma senza accettare alcuna compressione dei diritti dei colleghi, cercando di migliorare le condizioni lavorative non solo degli articoli 1 ma anche delle altre figure contrattuali, come gli articoli 2 e 12, con una prospettiva di lungo termine che riduca il precariato e apra le porte delle redazioni ai giovani”. Ha poi rimarcato che “esiste un problema occupazionale che riguarda l’impiego ad esempio dell’intelligenza artificiale e che quindi il rinnovo non può prescindere da un confronto anche su questi temi”.

“Basta con le ipocrisie. La libertà di stampa è stretta in una morsa – ha affermato Di Trapani. Da una parte gli editori che da anni provano a calpestare la dignità del lavoro e dall’altra il governo con leggi bavaglio. Fino all’inquietante vicenda Paragon, sulla quale si tenta di stendere una asfissiante cappa di silenzio. È necessario tornare nelle piazze per parlare con le persone, a raccontare che non stanno colpendo la presunta casta dei giornalisti, ma il diritto dei cittadini a essere informati, attaccando i loro diritti e le loro libertà”.

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