“Sono trascorsi circa due anni dagli episodi dei tagli indiscriminati di numerosi pioppi e di vegetazione, perpetrati all’interno del cantiere dell’Edificio Giotto, dell’ASTOR Immobiliare, per fare spazio a un’inutile e dannosa strada di piano, che avrebbe dovuto collegare via Appia a via Consolini e a una piazza chiusa, già intasata dalla presenza di edifici addossati gli uni sugli altri e di traffico intenso”. Così Potenzattiva
WWF Potenza, Comitato Via De Coubertin – Via Consolini, Io Vivo Qui Ascoltami e Respira La Terra in una nota congiunta.
“A seguito del presidio, tenuto il 27 Agosto 2015 da parte di associazioni locali e di residenti di Macchia Romana, sull’area del cantiere (oggi l’edificio è concluso e già abitato) seguì un incontro delle associazioni e del Comitato di Via Consolini con il Sindaco De Luca, l’Assessore all’Urbanistica, funzionari dell’Ufficio tecnico e l’Impresa ASTOR. Al termine dell’incontro, il Sindaco si impegnò a convocare un incontro con l’Impresa ASTOR, per verificare la possibilità di modificare il progetto delle sistemazioni esterne, eliminando la strada carrabile di piano e riqualificando l’area con ri-piantumazioni di alberi (pioppi querce, etc.) e creazione di aree verdi e giochi per bambini. D’altro canto, la concessione data all’Impresa sull’area prevedeva la ri-piantumazione di circa 200 pioppi, per compensare gli abbattimenti eseguiti e per consolidare i versanti artificiali, creati con terra di risulta, in una zona a forte rischio idro-geologico
Sono trascorsi due anni – evidenziano le associazioni – e ancora attendiamo quell’incontro, così come attendiamo le ri-piantumazioni promesse e la riqualificazione a verde pubblico. A fronte di tali promesse e delle intenzioni, manifestate dall’Amministrazione Comunale, di porre la parola fine alla cementificazione e allo sviluppo edilizio di una città in decrescita demografica, dando inizio a una stagione di riqualificazione urbana, non solo quell’area, ancora recintata (quindi non più fruibile da parte dei residenti) versa in una condizione di abbandono e di degrado, senza che alcuna sistemazione sia stata eseguita dall’Impresa ASTOR Immobiliare (urbanizzazioni e sistemazioni dovute per legge), ma sono cominciati da qualche tempo i lavori di costruzione di un altro edificio, adiacente, con la medesima metodica di scavi, sbancamenti e modifiche selvagge dei versanti, senza alcuna regola, senza alcun controllo.
Ci chiediamo se dopo due anni da quell’incontro, sia ancora possibile credere in quelle promesse e in quegli impegni, che un’’amministrazione seria ha il dovere di rispettare nei confronti dei cittadini e se si possa auspicare la fine dell’arbitrio, in questa città, da parte delle imprese di costruzione, che ora si stanno concentrando anche nella devastazione delle colline circostanti la città con centinaia di pale eoliche (vedi Pian del Mattino) tra vuoti legislativi e immobilismi istituzionali. Quindi auspichiamo che, prima dei diritti acquisiti da parte di “alcuni privati”, vengano tutelati i diritti dei cittadini e il bene comune.
Pertanto chiediamo che siano effettuati tutti i controlli e le verifiche sui lavori in corso inerenti l’edificio…. e che sia convocato un tavolo comune per definire una volta per tutte, in maniera condivisa, le modalità di riqualificazione di quest’area”.
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