La Ola, Organizzazione lucana ambientalista, NoScorie Trisaia e Ambiente e Legalità, in una nota sostengono che “il capo dipartimento ambiente della Regione Basilicata, Donato Viggiano, è in conflitto di interessi con il suo ruolo istituzionale in Regione. È infatti uno dei componenti del Comitato editoriale di un sito che propaganda lo sviluppo di energia da idrocarburi, il sito web www.petrolioegas.it., in compagnia di altri due personaggi noti ai lucani: il presidente di Confindustria lucana, Michele Somma, e Davide Tabarelli, responsabile di Nomisma energia, società di consulenza anche delle compagnie minerarie, relatore in ogni convegno che in Basilicata parli di petrolio senza alcun contraddittorio scientifico”.
Secondo le associazioni ambientaliste il compito del dirigente generale del Dipartimento Ambiente “dovrebbe essere di garante delle migliori condizioni di tutela del territorio dall’aggressione che le attività minerarie ed energetiche attuano in Basilicata”, e che per il ruolo assunto nel comitato editoriale “non può più fornire garanzia di indipendenza di giudizio sempre più necessaria in chi dirige il dipartimento ambiente di una Regione aggredita dai petrolieri di mezzo mondo”.
“Pertanto, le tre associazioni, se non è capace Viggiano stesso di dimettersi e se non può chiederne le dimissioni chi lo ha scelto proprio per la sua “dipendenza” tecnica dal petrolio, chiedono che sia la politica lucana a dimissionarlo, se la politica amministrativa lucana ha voglia di recuperare credibilità politica in una società civile sempre più lontana dai partiti e dai loro rappresentanti asserviti a logiche clientelari e di interessi di aziende private”.
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