Il presidente Michele Adamo: “ non siamo stati con le mani in mano nel periodo della pandemia perché on line e per corrispondenza abbiamo sempre tenuto vivo lo spirito organizzativo con la partecipazione entusiasta a riunioni a distanza”
Il folklore, le tradizioni, le Processioni, lo studio per la storia, la letteratura, le arti tutte, i costumi, la gastronomia e la stima della indole discreta lucana, silenziosa e produttiva di geni e personaggi illustri in Italia e all'estero, che onorano con un continuum meraviglioso. Questi i temi trattati dal direttivo dell’Associazione culturale dei Lucani a Bologna che è tornata a riunirsi ieri in presenza dopo il periodo di pandemia.
A darne notizia il presidente Michele Adamo che precisa: “Ieri sera finalmente abbiamo ripreso a sognare, a programmare serenamente e lucanamente, a discutere per un futuro creativo e pregno di progetti. In verità non siamo stati, noi del Direttivo, con le mani in mano nel periodo della pandemia perché on line e per corrispondenza abbiamo sempre tenuto vivo lo spirito organizzativo con la partecipazione entusiasta a riunioni a distanza, commenti a pubblicazioni (sono tanti e tutti degni di ammirazione gli scrittori lucani), a interviste radiotelevisive e a quant'altro possibile e rispettoso delle regole della pandemia stessa”