Assistenza domiciliare a Potenza, le proposte di Giuliano

Per il garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Basilicata il servizio andrebbe adeguato per restituire alla famiglia il suo ruolo primario anche nei casi di maggiore difficoltà del nucleo familiare

&ldquo;Rivedere nelle sue parti essenziali il servizio di assistenza domiciliare a Potenza, per contrastare con tutti i mezzi l&#39;allontanamento del minore dalla famiglia, evitando traumi ai pi&ugrave; giovani e con lo scopo di favorire un buon livello di assistenza qualificata, oltretutto non soggetto a pagamento da parte delle famiglie stesse&rdquo;.<br />E&rsquo; quanto auspicato dal garante dell&rsquo;infanzia e dell&rsquo;adolescenza, Vincenzo Giuliano, nell&rsquo;incontro che si &egrave; svolto oggi su sua iniziativa ed al quale hanno partecipato Rosa Maria Salvia, dirigente del Comune di Potenza, l&rsquo;assessore alle politiche sociali della stessa amministrazione, Nicola Stigliani, Claudio Riccio e Gabriella Persechino&nbsp; in qualit&agrave; di rappresentante legale della societ&agrave; Centostrade cooperativa sociale che gestisce il servizio su affidamento del Consorzio cooperazione e solidariet&agrave;.<br /><br />Per Giuliano riorganizzare il servizio sarebbe &ldquo;una scelta con un&nbsp; preciso rilievo sociale: restituire alla famiglia il suo ruolo primario anche nei casi di maggiore difficolt&agrave; dello stesso nucleo familiare. Tra l&#39;altro, cos&igrave; si potrebbe contrastare l&#39;abbandono scolastico e soprattutto la devianza minorile, conseguenza spesso di un livello di marginalit&agrave; della famiglia assolutamente elevato. La famiglia verrebbe chiamata in tal&nbsp; modo a esercitare normalmente il suo ruolo e a non ritenersi esonerata da compiti primari, legati alla sfera educativa. Tutto questo &egrave; valido, tranne che nei casi in cui si debba ottemperare a precise disposizioni dell&#39;autorit&agrave; giudiziaria, come del resto &egrave; comprensibile&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In realt&agrave; &ndash; ha detto ancora Giuliano – si tratterebbe della nuova regolamentazione di un servizio che non dipende dalla richiesta individuale, ma che viene erogato sulla base di indicazioni formulate dagli assistenti sociali, sulla scorta dell&#39;indirizzo fornito dall&#39;autorit&agrave; giudiziaria. Siamo in presenza di un progetto educativo di ampio respiro che mira a riqualificare la famiglia, in una dimensione di lotta alla marginalit&agrave; e alle devianze minorili, rischi da non sottovalutare a livello di famiglia e della societ&agrave; in cui viviamo&quot;.<br /><br />Il garante dell&rsquo;infanzia ha annunciato infine che domani parteciper&agrave; ad Accettura ad un incontro sul tema &ldquo;Ragazzi non cadete nella rete: i pericoli e le opportunit&agrave; del web&rdquo;, al quale interverranno numerosi esponenti del mondo della scuola e il presidente della quarta Commissione del Consiglio regionale, Luigi Bradascio. Concluder&agrave; i lavori l&#39;on. Maria Antezza, della Commissione parlamentare per l&#39;infanzia e l&#39;adolescenza.&nbsp;<br /><br />lc<br />

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