“Evitare il malvezzo di presentare un maxi emendamento notturno dove tutto si dice e tutto si sbaglia perché la manovra di riallineamento dei conti deve subire il vaglio attento delle Commissioni”
“La manovra di assestamento dei conti della regione dovrebbe rientrare tra quegli atti di routine cui l’istituzione è chiamata. Dovrebbe essere l’atto con il quale si aggiustano le poste finanziarie alla luce del risultato definitivo dell’anno precedente”. E’ quanto affermato dal presidente del gruppo consiliare del Pdl, in Consiglio regionale, Nicola Pagliuca.
“Secondo questa impostazione – dice Pagliuca – la politica di bilancio dovrebbe essere varata con il bilancio di previsione e gli aggiustamenti dovrebbero interessare l’assestamento. In realtà così non è ed il dibattito apertosi sulla stampa ne è il testimone. L’assestamento così come la finanziaria, sono diventati due atti con forte significato politico in cui le forze di maggioranza si mandano segnali finalizzati a tutt’altro. Il tempo che viviamo è di quelli più difficili della nostra storia ed il sacrificio chiesto alla popolazione per risanare i conti pubblici non può esimere chi governa, anche in regione, dal dover fare la propria parte. La parola d’ordine dovrebbe essere “ responsabilità” e tutti dovremmo essere chiamati a svolgere, ognuno per la sua parte, un ruolo incisivo per raggiungere il duplice risultato di contenere la spesa pubblica e di rendere più efficiente il sistema. Quello a cui stiamo assistendo in questi giorni ha dell’inverosimile! Forze politiche di maggioranza che bocciano la ‘manovrina’ nelle commissioni così mandando dei messaggi al governatore che puntano in tutt’altra direzione. Si, quest’anno l’assestamento coincide anche con una tornata di “nomine” importanti tra cui alcuni direttori generali ed i consigli di amministrazione delle società partecipate dalla regione”.
“La sensazione che si deriva – aggiunge Pagliuca – è che il braccio di ferro in atto tra alcune forze politiche della maggioranza sia tutta finalizzata a recuperare postazioni di visibilità nel giro delle nomine più che interessarsi dei bisogni reali dei cittadini lucani. Come dicevo, a nessuno sfugge il delicatissimo momento economico della nostra nazione e, quindi, della nostra regione, ma, proprio in questi momenti, la politica dovrebbe ripiegarsi a mettere da parte gli interessi di bottega di questo o quel partito per affrontare con il giusto piglio i problemi. L’Agrobios, società fiore all’occhiello della nostra ricerca versa in condizioni pre-fallimentare e le soluzioni proposte inizialmente non hanno trovato alcuna approvazione in commissione dove è stato votato l’espungimento dell’unico articolo che affrontava la questione. I Consorzi di Bonifica presentano problematiche di varia natura che producono l’empasse della loro attività, anche in questo caso ci sono dichiarazioni del Governatore di pseudo coperture di perdite croniche senza che si affrontino i problemi. Continua la gestione commissariale dell’Alsia a distanza di 5 anni dal varo del primo commissariamento senza che nel frattempo sia stato prodotto un provvedimento capace di superare la gestione emergenziale.
C’è comunque stato il tempo di nominare, pur in presenza dell’ennesimo commissario dell’Asi di Potenza, il nuovo direttore generale con costo non irrisorio a carico delle esigue finanze dello stesso Ente ben lontano dall’essere stato risanato. Anche nel caso dell’Asi la perdita economica è strutturale e richiederebbe una ridefinizione della mission che la legge di riforma n.18 del 2010, ancora inattuata, provava ad accennare. Questa nomina, in particolare, ci sembra assurda visto l’altro potere monocratico già presente, quello del Commissario. Lo stesso provvedimento di assestamento di bilancio che reca norme in campo sanitario sembra, per quella parte, essere stato pensato più per colpire alcune categorie, quelle dei privati che non per introdurre principi seri di risanamento ed alleggerimento dei costi per la collettività. Gli stessi tiket sembrano inopportuni in assenza di misure più concrete atte al contenimento dei costi. Ci piacerebbe conoscere quale incidenza potranno avere i codici bianchi sul bilancio sanitario”.
“L’invito che rivolgiamo alla maggioranza – sostiene Pagliuca – è quello di evitare il malvezzo di presentare un maxi emendamento notturno dove tutto si dice e tutto si sbaglia perché la manovra di riallineamento dei conti deve subire il vaglio attento delle commissioni. Non vorremmo che le commissioni si fossero trovate a discutere di cose poi stravolte dall’emendamento dell’ultimo minuto. Esigiamo che il confronto di merito sulle questioni che riguardano i lucani siano affrontate alla luce del sole e con la dovuta attenzione. Non saremo disponibili a soluzioni piastricciate su temi delicati come il futuro dell’Agrobios, dei Consorzi di Bonifica e chiediamo la piena attuazione della legge di abrogazione delle Comunità montane e delle Comunità locali affinché il risparmio diventi effettivo. Chiediamo chiarezza sul ruolo dei Commissari liquidatori delle Comunità montane e degli Aato affinché non si tengano in vita in modo surrettizio postazioni finalizzate solo ad accontentare qualche amico. Il Pdl non si è mai sottratto dalla sua responsabilità, ma richiede chiarezza nelle scelte”.