“Oltre 50 mila lucani si sono recati alle urne per eleggere il segretario regionale del Partito Democratico di Basilicata. Nulla di fatto. Braia, punta della piramide, ex assessore, il più quotato secondo i pronostici raggiunge il 43 percento, che non basta; Luongo timidamente, veterano del Pd e pezzo di storia del Centro Sinistra, si attesta sul 40; Paradiso, il brillante giovane che ho deciso di sostenere e seguire, un discreto 16 percento".
A sottolinearlo, in vista dell'Assemblea che si terrà domani, Diego Sileo, delegato all’Assemblea regionale del Pd che sottolinea la sua emozione ad essere diventato membro di questo rinnovato organo del Pd di Basilicata.
"Siamo stanchi delle divisioni – sottolinea Sileo – stanchi dei personalismi e di esser fraintesi. Tra l’assemblea e il presidente della giunta regionale, massima collaborazione. Parlando male del Pd tra di noi, sui giornali, al bar o con altri mezzi, parliamo male di noi stessi. Parliamo male dei nostri tesserati, dei nostri elettori e così si perde Potenza (già fatto), Matera, la Basilicata. In queste settimane abbiamo affrontato una diatriba social tra le più divertenti, che ha permesso una seria riflessione interna. Abbiamo capito che qui tutti vogliamo essere sarti. Simpaticamente. Abbiamo capito che senza unità ed autonomia non si va lontano. Senza l’incompatibilità tra consiglieri regionali ed assessori non si va lontano. Senza dare voce ai circoli e controllo sulle casse e le indennità non si va lontano. Senza l’azzeramento della giunta o di un ragionamento sulla riorganizzazione della macchina amministrativa regionale, la vedo davvero dura ad andare lontano. Ma prima di programmi interni, senza l’elaborazione di politiche per le famiglie e per la scuola non si va lontano. Queste sono le nostre idee, le metteremo nel cartone, le daremo al pony-pizza e le porteremo più volte all’attenzione di tutti. Il 5 Agosto, spero, eleggeremo il nostro Segretario. A lui ora il dovere di portare questa nostra generazione al governo del paese, e farlo senza paura. Noi aldilà di chi verrà eletto lavoreremo, con costanza, giorno dopo giorno, non ad intermittenza, come in una missione".
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