Per il consigliere regionale del Pdl “gli errori del passato e di una classe dirigente miope non possono ricadere direttamente sulla pelle di onesti lavoratori che nulla altro chiedono se non il diritto al lavoro”
Il consigliere regionale Gianni Rosa (Pdl) ha presentato un’interrogazione per chiedere presidente della Regione De Filippo “chiarimenti sulla convenzione tra Asi ed Argaip” oltre che per sollecitarlo “ad intervenire immediatamente” sulla situazione dei lavoratori del Consorzio, che “nell’indifferenza generale – afferma l’esponente politico – paga a singhiozzo gli stipendi dei dipendenti ribaltando tutte le colpe all’Asi accusandola di morosità”.
Rosa, che esprime “solidarietà e vicinanza umana ai dipendenti dell’Argaip”, si impegna “a sostenere la loro causa dinnanzi all’assise regionale” e rivolge un invito a fare altrettanto “a tutti i colleghi consiglieri regionali di ogni schieramento e partito”. Ricorda inoltre che “ancora oggi alcuni lavoratori si sono incatenati dinanzi la sede dell’Asi per denunciare la situazione. Una vecchia storia che ciclicamente si ripete e ogni volta è rimbalzata tra le varie corresponsabilità, senza che si trovi una soluzione definitiva. Una soluzione che faccia uscire dalla precarietà questi lavoratori, che rispetti la loro dignità di cittadini ed esseri umani. Questa volta la Regione Basilicata deve intervenire, prendendosi un impegno prima etico e poi istituzionale dato il difficile momento che la Basilicata sta affrontando. Anche un solo posto di lavoro che si perde, in questa crisi che non tende a diminuire anzi ad aumentare significa mettere sul lastrico una famiglia. Oggi, tutti sanno che trovare un lavoro è diventato un’impresa impossibile”.
“Fa sensazione leggere sulla stampa che al Consorzio Industriale di Potenza ampiamente foraggiato dalla Regione Basilicata con l’acquisizione milionaria dei suoi immobili – aggiunge ancora Rosa -, il tutto finalizzato a tamponare i buchi di bilancio a spese dei contribuenti, si continui ancora con l’antico vizio della difesa dei privilegi della casta di nomina politica. Un ente che ricordiamo essere in fase commissariale da alcuni anni, e la Giunta Regionale se da un lato è veloce nella nomina del nuovo commissario straordinario nella persona dell’ex consigliere regionale Donato Salvatore (2010), è al contrario assai lenta (2012) ad approvare lo Statuto. Inoltre, il commissario pur consapevole del deficit strutturale del Consorzio si dota di un direttore generale con lauti stipendi, questa volta personalità rivenenti da altra espressione politica ma sempre della maggioranza regionale. Chissà quanto ancora dovremo aspettare affinché si proceda alla nomina dei nuovi organismi apicali previsti dallo Statuto. Forse a lungo dato che trovare un presidente dell’Asi potrebbe scompaginare il fragile compromesso della lottizzazione dei partiti e partitelli del centrosinistra”.
“Tutto ciò è il risultato di una strategia industriale fallimentare – conclude Rosa – e di politiche del lavoro improntate sull’assistenzialismo e non sulla reale creazione del lavoro. Ma una cosa è certa: gli errori del passato e di una classe dirigente miope non possono ricadere direttamente sulla pelle di onesti lavoratori che nulla altro chiedono se non il diritto al lavoro. Che la politica intera se ne faccia carico e che chi ha contribuito a creare questa situazione si prenda la responsabilità di ovviare ai loro errori”.