Artrite reumatoide, interrogazione Singetta (Gm)

“Trattandosi di una malattia invalidante, appare necessario promuoverne la conoscenza generale, favorendo la diagnosi precoce, migliorando il sistema dei servizi e l’accesso dei malati alle terapie innovative”

“L’artrite reumatoide – spiega Singetta – è una malattia infiammatoria progressiva e autoimmunitaria, provocata da una reazione del sistema immunitario, che va a colpire il sistema sinoviale e poi le ossa, provocando deformità ed instabilità. Colpisce tra i 20 e i 40 anni e può avere un decorso lungo, oppure una rapida progressione ed impedisce di svolgere anche le più semplici attività quotidiane. In Italia si contano oltre 300 mila persone affette da questa patologia, mentre nella nostra regione sono 3 mila i malati di artrite reumatoide, il 70 per cento dei quali è rappresentato da donne. In Basilicata, negli ultimi anni, sono stati fatti molti progressi nel campo della terapia e dell’assistenza ai pazienti, tanto che il Dipartimento di Reumatologia dell’Azienda ospedaliera regionale può essere considerato il ‘fiore all’occhiello’ della sanità lucana”.

“Da quanto risulta allo scrivente – sottolinea Singetta – nel 2011, nella nostra regione, su 262 pazienti ricoverati nelle strutture di Potenza e Matera del Dipartimento di Reumatologia , il 60 per cento proviene da fuori regione. Questo dato è, senza dubbio, positivo, in quanto indicativo della qualità dei servizi e del trattamento della patologia. Trattandosi, però, di una malattia invalidante, appare necessario promuoverne la conoscenza generale, favorendo la diagnosi precoce, migliorando il sistema dei servizi e l’accesso dei malati alle terapie innovative, nonché aumentando l’attenzione delle Istituzioni nei confronti di questo tema”.

Il consigliere Singetta interroga il presidente della Giunta e/o l’Assessore al ramo competente per conoscere: “se (ed in quale misura) sono state implementate, in Basilicata, terapie di ultima generazione (farmaci biologici) in grado di alleviare i sintomi e di arrestare la progressione del danno alle articolazioni e se e quali interventi saranno attuati affinchè la sopra citata patologia goda di un maggiore riconoscimento a livello istituzionale, attraverso l’adozione di ulteriori e specifiche politiche socio – sanitarie sulla cronicità, oltre che garantire l’effettiva implementazione di quelle già esistenti”. Singetta chiede, inoltre, di conoscere: “ se, ed entro quanto tempo, si attuerà lo sviluppo del Dipartimento di Reumatologia con il potenziamento del Centro di Matera e la creazione degli ambulatori sul territorio e quali iniziative saranno adottate per promuovere la diagnosi tempestiva, indispensabile per modificare l’evoluzione invalidante della malattia, dal momento che molte persone malate di artrite reumatoide non sanno di esserlo”.

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