L’assessore è intervenuto anche sulla pdl di Robortella in merito alle “Disposizioni per la valorizzazione delle attività artigianali e degli antichi mestieri” e sull’Avviso pubblico relativo ai "Piani di Sviluppo Industriale attraverso Pia"
Massima semplificazione dell’avvio dell’attività d’impresa, sviluppo di un sistema di garanzie per l'abbattimento del costo delle operazioni di finanziamento delle attività produttive, espansione dei livelli occupazionali, agevolazioni per l’accesso al credito delle imprese artigiane.<br /><br />Sono queste le principali finalità del disegno di legge della Giunta regionale in materia di artigianato, illustrato oggi in terza Commissione, presieduta da Francesco Pietrantuono (Psi), dall’assessore alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, Raffaele Liberali, coadiuvato dal funzionario Giusi Lovecchio. In sostanza la Giunta propone di abrogare la precedente legge regionale in materia di artigianato e si prevede anche l'adozione di una norma transitoria finalizzata alla conclusione dei procedimenti ancora pendenti davanti alle Commissioni provinciali ed a quella regionale prevista dalla precedente normativa (lr n. 22/2005) ed un termine per l’insediamento della nuova Commissione regionale per l’artigianato.<br /><br />“Con il disegno di legge –ha spiegato l’assessore - viene operato un riassetto delle competenze amministrative della Regione e degli Enti Locali. La Regione eserciterà direttamente le funzioni amministrative. Ai Comuni sono affidate le funzioni relative all'individuazione, alla realizzazione e alla gestione di aree attrezzate per l’insediamento di imprese artigiane, alla predisposizione di programmi per l’artigianato di servizi e per i mestieri artistici. Alle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura sono delegate le funzioni amministrative attinenti l’iscrizione, la modificazione e la cancellazione delle imprese artigiane”.<br /><br />“Si riconosce all’artigianato – ha continuato Liberali – un ruolo di primaria importanza ai fini della valorizzazione economica e sociale del territorio e del sostegno all’occupazione. L’esigenza di procedere ad una riforma organica della normativa regionale in materia di artigianato è stata avvertita in relazione alle problematiche del comparto e alle difficoltà di mercato delle imprese artigiane, legate alla crisi finanziaria in atto, che hanno creato difficoltà per l'accesso al credito. Altre difficoltà rilevate sono quelle che riguardano le fasi della nascita, della crescita, dell’insediamento, gestione e trasmissione dell’impresa, così come la materia della formazione professionale".<br /><br />“Per rispondere alle esigenze di spending review con il disegno di legge – ha detto ancora l’assessore – si aboliscono le Commissioni provinciali per l’artigianato e viene codificata una nuova Commissione regionale per l'artigianato della Basilicata che accorpa alcune funzioni in precedenza riservate alle Commissioni provinciali oltre ad avere un importante ruolo nella programmazione regionale di settore. Semplificata anche l’iscrizione all’Albo delle imprese artigiane attraverso una semplice comunicazione da effettuarsi mediante modello approvato con decreto interministeriale”.<br /><br />“Sono previsti – ha detto Liberali – interventi per l’occupazione giovanile e la formazione professionale nell’artigianato, per il trasferimento e la creazione d’impresa ed interventi diretti alle iniziative per la valorizzazione e commercializzazione dei prodotti e dei servizi dell’artigianato lucano. Viene inoltre introdotta la figura del ‘maestro artigiano’ e vengono disciplinate le ‘botteghe scuola’ per consentire la formazione di nuovi artigiani e la trasmissione dei saperi e dei mestieri. Spetterà alla Giunta regionale approvare un disciplinare attuativo che definisca le modalità di funzionamento della Commissione Regionale per l’Artigianato, le modalità di conseguimento della qualifica di maestro artigiano e la definizione dei settori delle lavorazioni artistiche e tradizionali e l’individuazione delle attività per ciascun settore”.<br /><br />L’Assessore Liberali è poi intervenuto anche in merito alla proposta di legge del consigliere del Pd Vincenzo Robortella sulle “Disposizioni per la valorizzazione delle attività artigianali e degli antichi mestieri” che ha lo scopo “di promuovere azioni di tutela delle attività storiche e delle botteghe artigiane e lo sviluppo di professionalità e di iniziative imprenditoriali, in coerenza con gli obiettivi generali di creazione di nuova occupazione in mestieri tradizionali di qualità”. Liberali si è inoltre detto favorevole alla richiesta di avviare un “censimento di locali e botteghe di rilevanza storica ed un fondo regionale per interventi di recupero e di valorizzazione di queste attività”.<br /><br />Sull’argomento sono intervenuti i consiglieri Robortella (Pd), Rosa (Lb-Fdi), Pace (Gm), Mollica (Udc) e Galante (Ri).<br /><br />Su richiesta del consigliere Gianni Rosa, Liberali è intervenuto anche sull’altro punto all’ordine del giorno della commissione: la delibera della Giunta regionale sull’Avviso pubblico relativo ai ‘Piani di sviluppo industriale pacchetti integrati di agevolazioni (Pia)”, già pubblicato sul Bur e con il quale si definiscono le procedure attuative per la selezione di interventi finalizzati al rafforzamento delle imprese esistenti e alla creazione di nuove iniziative imprenditoriali nel territorio lucano attraverso lo strumento di incentivazione dei Pia – Pacchetti integrati di agevolazione.<br /><br />“I Piani di sviluppo industriale –ha spiegato l’assessore – sono finalizzati ad aumentare il livello di competitività delle imprese attraverso la ristrutturazione delle loro attività mediante interventi di riposizionamento strategico sui mercati, di rimodellamento organizzativo o di innovazione tecnologica; a recuperare, in misura significativa seppur parziale, siti industriali o artigianali dismessi per effetto della cessazione o dell'esaurimento delle attività produttive che vi erano state allocate, ovvero il loro patrimonio industriale in termini di risorse umane con le relative competenze e di sistema integrato di fornitura con il relativo know-how tecnico-organizzativo, attraverso l'avvio e l'insediamento di nuove attività, anche in comparti o segmenti diversi per vocazione di business”.<br /><br />“L’avviso – ha detto ancora Liberali – serve ad attirare imprenditori più che a creare imprenditori, ad attrarre nuove attività, dotate di significativa valenza in termini di occupazione oppure di investimenti programmati ovvero di tasso di innovazione tecnologico-produttiva, che impiantino i loro siti produttivi sul territorio regionale ovvero che rilancino secondo un modello strategico di 'reimpianto propulsivo' (coming back) produzioni e prodotti appartenuti al sistema di competenza di settori in via di progressivo abbandono o di decadimento competitivo per effetto del perdurare della crisi e di strategie di delocalizzazione”.<br /><br />Nella discussione sono intervenuti i consiglieri Rosa, Benedetto, Castelluccio e Romaniello, che hanno rivolto critiche ed osservazioni sui contenuti del provvedimento.<br /><br />Ai lavori della Commissione hanno partecipato, oltre al presidente Francesco Pietrantuono, i consiglieri Vito Giuzio, Vito Santarsiero, Vincenzo Robortella (Pd), Aurelio Pace e Giannino Romaniello (Gm), Gianni Leggieri (M5s), Francesco Mollica (Udc), Paolo Castelluccio (Pdl-Fi), Paolo Galante (Ri), Gianni Rosa (Lb-Fdi), Nicola Benedetto (Cd) e Luigi Bradascio (Pp).<br /><br />lc<br />