“Sull’impugnativa dell’art. 38 attacchi gratuiti del M5s che evidentemente dimentica un dato fondamentale: la necessità di ascoltare e comprendere gli interventi dei colleghi e per quanto riguarda gli attivisti di rileggere quanto dichiarato”
“Chi mi conosce sa che per ‘forma mentis’, nella mia lunga esperienza politica, ho sempre rispettato le opinioni di tutti non sottraendomi mai al confronto diretto, soprattutto sui temi ambientali che mi hanno visto protagonista , in questi anni e senza timore di smentita, di azioni di palese dissenso”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale dell’Udc, Francesco Mollica.<br /><br />“Peccato che questa volta – continua Mollica – sulla vicenda dell’impugnativa dell’art. 38, stia subendo attacchi gratuiti da parte del Movimento 5 stelle che, evidentemente, continuando a confondere il livello istituzionale con quello virtuale e assumendo l’atteggiamento tipico da ‘tribunale dell’inquisizione’ di antica memoria, che si sono imposti, dimenticano un dato fondamentale e che poco si addice a chi siede in Consiglio regionale, cioè la necessità di ascoltare e comprendere gli interventi dei colleghi e per quanto riguarda gli attivisti di rileggere quanto dichiarato. Si è parlato troppo a sproposito ed in maniera strumentale sul mio voto favorevole alla mozione presentata dal collega Cifarelli – continua Mollica – dopo un lungo ed appassionante dibattito, e che prevede il ricorso alla Corte Costituzionale sull’art. 38 ‘ (..) qualora non venga ripristinato il principio di leale collaborazione tra Stato , Regioni ed Enti locali (..)”, in una norma di modifica che potrebbe trovare accoglimento nella legge di stabilità 2015, ovvero nella legge ‘Milleproroghe’, minando definitivamente le prerogative proprie della Regione. Un ultimo tentativo, dunque, con il Governo che trova il suo fondamento nel dialogo e nella mediazione, proprie della politica, e che in caso di risoluzione positiva porterà al risparmio delle spese legali che in questo momento di crisi non è irrilevante”.<br /><br />“Ribadisco con fermezza – sostiene Mollica – che sono e sarò sempre contro il petrolio e non solo. A coloro che non leggono vorrei comunicare che il mio intervento è andato ben oltre tale questione toccando anche altri punti del decreto ‘Sblocca Italia’, per esempio gli artt. 35, 36 e 37 che espropriano di fatto la Regione anche in tema di rifiuti, dove noi, non avendo ancora redatto un piano potremmo ritrovarci a dover vedere autorizzato direttamente da Roma l'incenerimento presso Fenice di tutto quello che in questo momento è considerato emergenza. Ancora, che cosa succede rispetto alla questione del paesaggio e, quindi, dei piani paesaggistici, dove il governo arriva e supera, o su questioni dove, nonostante le riconosciute prerogative non riusciamo a rispettare i tempi dettati dal Consiglio, per esempio su tema del termosolare dinamico era previsto un termine di sessanta giorni e ne sono passati ben centosessanta”. <br /><br />“O, per il Movimento 5 stelle – chiede Mollica – queste tematiche sono di minore importanza, preferendo la strada del becero ed insulso chiacchiericcio da bottega? Il mio impegno – conclude – sarà sempre rivolto a salvaguardare la nostra regione e ribadisco la mia disponibilità ad ogni confronto purché improntato ad un comportamento civile e, soprattutto, con cognizione di causa. Ai giovani ed alla popolazione invito a non farsi facilmente strumentalizzare e fuorviare da mezze verità spesso dette con il solo scopo di fomentare gli animi per accreditarsi. Meditate”.<br /><br /><br /><br /><br />