Per il consigliere regionale del Pd l'elevata attenzione da parte delle popolazioni alle tematiche ambientali impone un cambio di passo nella direzione di politiche attive e di azioni costanti di controllo, verifica e monitoraggio del territorio
“Il bilancio previsionale per il 2011, abilmente illustrato in seconda commissione dal neo direttore dell’Agenzia per la protezione dell'ambiente della Basilicata, Raffaele Vita, traccia le linee lungo le quali dovrà muoversi l'ente per raccogliere le ambiziose sfide ambientali a cui la Regione intende rispondere”. Ne è convinto il consigliere regionale del Pd Giuseppe Dalessandro, che condivide “gli
sforzi organizzativi messi in atto dall'Arpab che, tra l'altro, mirano a conseguire risultati tecnico – scientifici di eccellenza valorizzando risorse, professionalità e tecnologie presenti all'interno della struttura”.
“L'elevata attenzione da parte delle popolazioni alle tematiche ambientali in tutte le loro articolazioni – ha detto Dalessandro – impone un cambio di passo che vada nella direzione di politiche attive preventive e di azioni costanti di controllo, verifica e monitoraggio del territorio. L'Arpab, anche grazie all'esperienza maturata nel tempo, è in condizione di fare tutto questo e dovrà cogliere l'occasione della nuova sensibilità politica che anima le istituzioni a tutti i livelli in maniera trasversale, per realizzare tutti quei progetti che servono a migliorare la qualità della vita nella nostra regione, a dare tranquillità ai cittadini e a preservare l'ambiente dai numerosi attacchi a cui è sottoposto”.
“La volontà regionale di scommettere sulle energie rinnovabili, proprio per la consistenza degli investimenti, per la vastità delle aree interessate e per le considerevoli opportunità che il territorio potrebbe cogliere – ha aggiunto l’esponente del Pd – richiede un ulteriore e più incisivo sforzo organizzativo e scientifico, e il ruolo dell'agenzia regionale dell'ambiente dovrà essere fondamentale nell'approfondire le conoscenze di un settore, quale quello delle energie alternative, il cui impatto ambientale e i cui effetti sono ancora tutti da sperimentare”.
“Anche la scarsità delle risorse, che rappresenta un vincolo a tutte le ipotesi di sviluppo, deve indurre i privati e le istituzioni locali – ha concluso Dalessandro – a mettere in piedi un processo virtuoso di scambio delle informazioni e di collaborazione istituzionale per dare sostegno all'Arpab e riempirla di maggiori contenuti”.