Per il consigliere del Pd “con l’approvazione della manovra di assestamento si delinea un nuovo paradigma per la Basilicata costituito da coesione sociale e unità regionale, rigore e efficienza, sviluppo sostenibile e occupazione
“La discussione ed il conseguente esito del voto registrato nelle due giornate dedicate dal Consiglio regionale all’approvazione della manovra di assestamento di bilancio e di ben tre importanti proposte di legge che si riveleranno utili alla ripresa economica e occupazionale della Basilicata, hanno segnato un ulteriore avanzamento verso la costruzione di un nuovo paradigma per la Basilicata, costituito da coesione sociale e unità regionale, rigore ed efficienza, sviluppo sostenibile ed occupazione, che ritengo possano rappresentare le nuove coordinate su cui costruire il rilancio di un nuovo modello Basilicata per il prossimo futuro. Parole chiavi condivise, che sono risuonate continuamente e a tratti anche trasversalmente in Aula durante il dibattito, ben evidenziate dapprima nel documento che il Presidente De Filippo ha consegnato in Aula e poi rintracciabili, con sfumature diverse, in tutti gli interventi dei rappresentanti delle forze politiche, che anche grazie agli emendamenti approvati, hanno caratterizzato politicamente l’atto in esame, determinando così le condizioni per una sempre più ampia ed ufficiale condivisione, resa evidente finanche nel voto finale, utile a sancire nuovamente una più ampia convergenza politica che nei prossimi mesi, ritengo, debba essere ulteriormente verificata ed accertata nell’ambito di una discussione politica-programmatica che il centro sinistra dovrà necessariamente aprire prima della prossima finanziaria” . A sottolinearlo il consigliere regionale del Pd, Luca Braia, il quale afferma che “gli stravolgimenti economici in atto a livello europeo e nazionale e i provvedimenti legislativi del Governo Monti, stanno, in maniera evidente, ridefinendo il quadro istituzionale delle rappresentanze territoriali e mettendo a rischio il ruolo degli enti locali tra i quali le Provincie, oramai ridotti non solo nel numero ma anche, di fatto, nelle funzioni, così come i continui e indiscriminati tagli ai trasferimenti, stanno mettendo a rischio i servizi essenziali ai cittadini, situazioni queste che ci impongono di modificare quel modello sociale che negli ultimi 30 anni ha caratterizzato la nostra società e che oggi oramai possiamo dichiarare assolutamente non più sostenibile”.
“Siamo chiamati pertanto a riscrivere buona parte della nostra organizzazione pubblica – continua il consigliere – che dovrà essere riformata profondamente, razionalizzata e resa complementare nelle funzioni, sempre più legata alle vocazioni dei territori per i quali va preservato quel sostenibile protagonismo utile a far sentire tutti alla stessa maniera coinvolti per la rinascita di una più funzionale ed unita Regione Basilicata. La decisione di fermare ogni futura possibile intesa per nuove ricerche, perforazioni e coltivazioni petrolifere in Basilicata è stata una scelta fortissima che lancia un segnale inequivocabile al mondo intero, la Basilicata con responsabilità” ha già dato”, in materia di energia, alla nazione e vuole rispettare tutti gli accordi ed intese in essere, ma con altrettanta chiarezza sceglie per il proprio sviluppo futuro una nuova strada, quella della sostenibilità ambientale, delle energie rinnovabili, dell’ambiente e dell’agricoltura, del turismo e della cultura, dell’Osservazione della Terra e dell’ Automotive e di ogni altra opportunità che saremo in grado di far gemmare con creatività ed intelligenza attraverso una capacita rinnovata di costruire una rete virtuosa di opportunità nazionali ed internazionali che possiamo potenzialmente attivare e mettere a disposizione anche del nostro sistema di imprese”.
“È quindi – continua Braia – una Basilicata più unita, più efficiente e più competitiva che dobbiamo costruire, più sburocratizzata, alleggerita e semplificata nella sua articolazione pubblica amministrativa, più attenta e sostenitrice delle imprese locali ed attrattiva per quelle nazionali ed internazionali che possedendo quote di mercato mondiale, possono scegliere la Basilicata per sviluppare processi produttivi in grado di ricreare occasioni di una occupazione anche di qualità e duratura nel tempo, che sostiene e favorisce un sistema di welfare produttivo sempre meno assistenziale e sempre più capace di integrarsi con il servizio pubblico a partire da quello sanitario (il piano socio-sanitario approvato nei giorni scorsi rappresenta la strada maestra). A tal proposito, di grandissima utilità saranno gli strumenti approvati ieri subito dopo la l’assestamento, inseriti nei disegni di legge relativi ai contratti di rete ed ai contratti di sviluppo, proposti mesi fa dal collega Restaino ed uno relativo alle energie rinnovabili, proposto dall’Assessore Pittella. Tre provvedimenti che vanno esattamente nella direzione dello sviluppo della sostenibilità energetica ed ambientale e dell’incremento auspicato della competitività regionale, attraverso anche l’utilizzo di nuovi strumenti di incentivazione in forma diretta e semplificata (contratti di sviluppo) e di sostegno a forme nuove di aggregazioni di imprese (contratti di rete) finalizzate a spingere al consolidamento il sistema delle nostre PMI ed all’apertura di nuovi, qualificati ed importanti insediamenti produttivi che possono dare velocemente alla Basilicata più economia e nuova, stabile occupazione”.
“Proseguire sulla strada del rigore, delle riforme e della riorganizzazione dell’amministrazione pubblica per una Basilicata più unita e competitiva – conclude l’esponente del Pd – è la direzione da seguire. Una classe politica accorta, responsabile e sempre più propositiva, magari appartenente ad una coalizione coesa e stabile, la più ampia possibile, che però condivida e sostenga realmente e lealmente il difficile e tortuoso percorso da effettuare, questo è quello che serve per trasformare gli auspici in realtà e costruire una nuova Basilicata in grado di andare velocemente oltre la crisi”.