Antonio Potenza (Pu) su risultati voto elezioni

"Una prima analisi del voto, in Italia e in Basilicata, vede uno scenario più complesso di quello che potrebbe apparire in superficie. E i Popolari Uniti hanno la conferma a ciò che vanno sostenendo da tempo". Lo afferma il segretario regionale Antonio Potenza.
“L’exploit del Movimento 5 Stelle nel Paese – prosegue – non può essere relegato nella reazione delle generazioni più giovani a una politica giudicata lontana e inintellegibile. Al contrario, si tratta di un fenomeno serio, profondo, che può essere così tradotto: il processo nazionale della democrazia – che ci si illudeva fosse oramai compiuto – sembra invece ancora da mettere a punto.
Venendo alle questioni regionali – evidenzia il segretario dei Pu –  – chi esce con le ossa rotte è il Pd. Il Partito democratico ha voluto praticamente proporre un referendum, inserendo in lista il presidente della giunta regionale. Ha chiesto ai lucani di esprimersi su come era stata gestita la cosa pubblica, con una presunzione che però a conti fatti è risultata perdente. I lucani hanno risposto, togliendo un 13 % di preferenze al Pd, e quindi dicendo a gran voce: risultati non ce ne sono stati. Un giudizio assai negativo sulla guida Pd della Basilicata. Una ‘punizione’ elettorale che ha penalizzato anche noi dei Popolari Uniti, colpevoli solo di essere nel centrosinistra. La realtà, però, è che nel centrosinistra noi – negli ultimi tre anni – abbiamo incarnato l’unica, vera opposizione al Pd.
Mentre il Pd continuava a parlare di Basilicata come di Texas d’Italia, di regione riscattata nel Mezzogiorno la cruda realtà faceva miseramente crollare queste letture di parte. D’altronde, se oggi per le strade ci sono 115.000 disoccupati, qualcosa vorrà dire. Il Pd ha perso la sfida, i cittadini glielo hanno detto a chiare lettere nelle urne elettorali. I lucani hanno chiesto più attenzione alle questioni di fondo e una morale pubblica che è invece mancata.
“I Popolari Uniti, in questo quadro deflagrante – conclude Potenza – forse non hanno ottenuto in maniera soddisfacente il riconoscimento di quanto fatto (i grillini hanno incarnato il ruolo di contestatori con maggiore veemenza) ma hanno avuto comunque l’ok per continuare a svolgere il proprio ruolo di coscienza critica del centrosinistra e di supporto laddove ve ne sia bisogno. Forse è il caso che questo centrosinistra faccia un esame di coscienza sul futuro dello scenario politico e sul domani di questa regione”.

BAS 05

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