L’opera, a cura di Edizioni Magister, è stata presentata, allo stand dedicato alla Basilicata, dall’autore Sergio Paolo Ronchi
Un cartellone denso di eventi, allo stand della Basilicata, nella terza giornata del Salone Internazionale del Libro di Torino. Oggi pomeriggio, 11 maggio, è stato presentato il libro ‘Antonio Brucioli – Traduttore della Bibbia’ di Sergio Paolo Ronchi, edito da Edizioni Magister.
Sono intervenuti, oltre all’autore Sergio Paolo Ronchi, anche Maria Bonafede, Timoteo Papapietro, Antonio Petrocelli e Paola Schellenbaum.
“Questo libro – ha sottolineato Timoteo Papapietro di Edizioni Magister – è stato anche corredato, all’interno della sala Basilicata, dalla presenza della Bibbia di Gutenberg, un fac-simile, ce ne sono sette in tutto il mondo di questa copia così preziosa, su carta fatta a mano, ed è un’opera veramente particolare. Brucioli ha tradotto per primo la Bibbia in lingua italiana, nel 1532, facendo sì che la Bibbia potesse arrivare nelle mani di tutti, mentre prima era a vantaggio esclusivamente di chi conosceva l’ebraico e il greco. Quindi è stata una grossa rivoluzione e, in ogni caso, per il Salone de Libro è un dato importante perché la Bibbia, tuttora, rappresenta ancora il bestseller in assoluto più venduto nel mondo”.
“La partecipazione a questo appuntamento editoriale – ha aggiunto Papapietro – rappresenta un’opportunità per le Case editrici, per incontrare nuovi lettori e per farsi conoscere. Inoltre, è un’occasione per rendere l’editoria lucana una realtà sempre più nazionale, e non solo, visto che ci troviamo al Salone Internazionale del Libro. Una vetrina, allo stesso tempo, che dà a tutti la possibilità di accedere a testi di non facile reperibilità all’interno delle librerie. Questo perché il problema delle distribuzioni è legato ai grossi editori. In ogni caso, quest’anno, richiamando il tema dell’edizione 2024 del salone ‘Vita immaginaria’ – ha concluso l'editore – proprio l’immaginazione ci spinge a desiderare qualcosa in più anche per l’editoria lucana, ovvero un aspetto di lettura più consapevole di quella che è la grandezza della Basilicata”.