Annunciata la nuova visita di Renzi in Basilicata

Il sindaco di Firenze sarà a Potenza e Matera il 7 ottobre per presentare i contenuti della sua iniziativa “Adesso!”. A darne notizia, nel corso di una conferenza stampa, il consigliere regionale Alessandro Singetta

Presenti all’incontro di questa mattina, i sindaci di Latronico e Spinoso, Fausto De Maria e Pasquale De Luise, il consigliere comunale di Potenza, Rocco Fiore, gli esponenti del Pd di Matera e Policoro, Robero Suriano e Francesco Mitidieri e, in qualità di rappresentante della società civile, Angelo Galgano.

Singetta, nello spiegare i motivi del suo sostegno alla candidatura di Renzi alle primarie e in attesa dell’esito dell’assemblea di domani del Pd nazionale che sancirà i criteri con cui queste si svolgeranno, ha inteso liberare il campo da ogni possibile dubbio o illazione: “non passo al Pd – ha detto – ma aderisco, come preannunciato a più riprese, al gruppo misto in Consiglio regionale. Le motivazioni esaustive del mio abbandono dell’Api le formulerò, al più presto, in un documento in via di definizione. Tornando alla mia scelta di sostenere Renzi, questa è dovuta ad una reale volontà di rinnovamento nel confronto e nella discussione politica, l'Api ha scelto di sostenere la candidatira di Tabacci, per me questo rappresenta la vecchia logica politica. Alleanza per l'Italia – ha continuato Singetta – era nata con l’intento di dare forza ad un terzo polo che non si è concretizzato. Venuta meno la mission, non credo in motivazioni valide e reali per la continuità dell’esistenza, anche nel resto del Paese, della formazione politica. Più che dire, pertanto, che Singetta lascia l’Api è opportuno ribadire che ‘l’Api non esiste più’.  Nessuna scelta opportunistica, quindi, ma solo una decisione frutto di una lucida analisi della situazione politica e sociale che stiamo vivendo”.

Chiarito il concetto, Singetta ha sottolineato come “sia giunto il momento di lasciare libera la gente di scegliere il proprio destino, senza forzature di sorta, ma cambiando il modo di fare politica. E in questo Renzi può divenire un simbolo importante. Oggetto della riunione – ha aggiunto – è il suo ritorno in Basilicata. La prima volta si è trattato, anche, di presentare il suo libro ‘Stil Novo’, ora, ed in questo ci sentiamo partecipi, avrà la possibilità, nella prima occasione pubblica, di commentare quanto deciso dal Pd in merito alle regole per le primarie. Condivido idee e programmi di Renzi che, finalmente, hanno il crisma e la reale possibilità di assumere i caratteri della concretezza, tralasciando intenzioni vaghe ammantate dall’astrattismo dominante che per troppi lunghi anni ha caratterizzato la politica”.

Rocco Fiore ha fatto notare che "la prima venuta di Renzi è servita per sondare il terreno, quella di domenica sarà condita di novità politiche legate, anche, alla sua attenzione nei confronti della Basilicata. Primarie libere – ha continuato – senza il doppio turno che ne sminuirebbe il valore ". Il sindaco di Latronico ha parlato di “Renzi quale candidato ideale per ‘sparigliare le carte’ in un momento di preoccupante stasi politica, se non per quanto concerne i suoi costi e le sue incongruenze. valorizzare la meritocrazia, contro ogni forma di cooptazione e operazioni di facciata con giovani scelti all’uopo”. Il primo cittadino di Spinoso ha affermato che “Renzi costituisce la vera alternativa al ‘grillismo’ e l’unica strada per modificare la partitocrazia, cogliendo le sole certezze plausibili che scaturiscono dal saper ascoltare la gente”. Per Mitidieri “si tratta di portare avanti un vero progetto di rinnovamento che ha visto già un primo risultato, vale a dire quello di riavvicinare tanti giovani alla politica. Una battaglia per la trasformazione della società lucana, riducendo le disuguaglianze”. Suriano ha inteso ribadire che è giunto “il momento in cui il coraggio deve essere più forte della comodità e la speranza prendere il posto della rassegnazione”. Galgano ha sottolineato che “l’idea di Renzi è da sostenere perché ispirata a principi di correttezza e di trasparenza, dando voce ai tanti cittadini delusi. La politica deve rinascere partendo dal basso, dalla imprescindibile esigenza di riavvicinare la gente alle Istituzioni con la necessità di riaprire un dialogo costruttivo per una democrazia partecipata”.

Tutti gli intervenuti hanno convenuto “sulla inopportunità di cambiare le regole del gioco, per quanto concerne le primarie, in corso d’opera, e sulla mancanza, in Basilicata, di un coordinamento del gruppo vicino a Renzi. Piuttosto è giusto parlare di spontaneismo nei confronti di un nuovo modo di approcciarsi alla politica ed alla gestione della cosa pubblica”.

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