Anisap: patto per salute occasione per svolta

"Nonostante i diversi rumors succedutisi in queste ultime settimane su possibili – lievi o più consistenti – tagli alla sanità, nella bozza della legge di Stabilità, approvata dal Governo, – dichiara in una nota Antonio Flovilla, presidente Anisap Basilicata –  viene confermato che il Fondo sanitario nazionale non verrà toccato e, come già previsto dal Patto per la salute, salirà a quota 112 mld nel 2015 e 115 mld nel 2016. Inoltre, elemento non secondario, eventuali risparmi nella gestione del Servizio sanitario nazionale effettuati dalle regioni rimangono nelle disponibilità delle regioni stesse per finalità sanitarie. Il Patto per la Salute è dunque l’ occasione per una svolta nell’integrazione pubblico-privato. L’Anisap Basilicata – aderente a FederAnisap, un universo dell'eccellenza sanitaria con 11mila strutture, 24mila dipendenti, un volume di oltre 500mila prestazioni erogate nel 2013 – da Matera, ha rilanciato la candidatura delle strutture private accreditate ad integrarsi sul territorio con le credenziali – qualità, flessibilità, specializzazione, posti di lavoro – acquisite sul campo, diventando protagonisti di un cambiamento che senza di noi non può fare nemmeno un millimetro avanti perchè il pubblico è “ingessato”. Se questa consapevolezza, come sembra emergere dall'iniziativa Anisap, raggiunge i politici-amministratori cogliendo il Patto per la Salute come occasione per una svolta, si può realmente cambiare. Ripartiamo dall’affermazione dell' assessore regionale alla Sanità Flavia Franconi che ha annunciato un tavolo regionale su appropriatezza e liste di attesa, andando anche oltre l'annuncio con un'affermazione forte: “superiamo le barriere del passato per costruire, insieme, pubblico-privato, la buona sanità”. E ripartiamo dalle parole del Ministro alla Salute Lorenzin : "bisogna ripensare a un nuovo rapporto tra pubblico e privato, perché abbiamo bisogno di questa sinergia dove lo Stato non perde la propria leadership, che poi è al servizio del paziente in un sistema universalistico, e far entrare dentro anche nuove energie non è un peccato, non è un tabù, è la scommessa per rendere il nostro futuro attuale”. Nella nostra regione questo nuovo modello iniziato piano piano, negli ultimi anni, ha già cominciato a dare i primi frutti. Pensiamo che la strada intrapresa sia quella giusta ed è nostra ferma intenzione continuare in tal senso. Non dobbiamo dimenticare infatti che il fondamentale principio ispiratore del nostro sistema sanitario è quello della centralità del cittadino. A tale proposito – ed è la tesi che sosteniamo da sempre – un miglioramento della qualità e delle performance della sanità, oltre che della sua sostenibilità, può essere prodotto attraverso una azione di rafforzamento della cosiddetta medicina del territorio, dalla medicina di base, alla assistenza domiciliare, alla prevenzione, alla riabilitazione. In realtà, ancora poco è stato fatto in questa direzione con l’obiettivo di rendere piu' efficiente il servizio sanitario regionale che per noi può funzionare efficacemente solo se funziona il mix pubblico-privato. Altra occasione per cambiare è l'imminente giro di nomine per affermare nei fatti i principi di managerialità e professionalità senza ricorrere a nomine di parte politica".

BAS 05

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