Aned su risorse per dializzati, trapiantati e talassemici

“La Legge Regionale che prevede un contributo mensile non ha copertura, il fondo è zero.” E’ quanto si legge in una nota del Segretario Regionale dell’Aned Donato Andrisani. “La L.R. 11 maggio 2015, n. 18 prevede un contributo mensile di € 240,00, legato all’ISEE, in favore dei dializzati, trapiantati di rene, talassemici e pazienti affetti da altre patologie del sangue. La delibera di giunta regionale del 31 agosto 2015 n. 1108, pubblicata sul BUR del 8/9/2015 n. 37, nella ripartizione finanziaria dei capitoli di spesa previsti nel bilancio regionale di assestamento, approvato nel mese di agosto scorso, non ha stanziato nessuna copertura finanziaria per la legge suddetta. Il fondo è praticamente pari a zero. L’ultimo versamento che la Regione Basilicata ha effettuato è andato a coprire il mese di febbraio del 2014. Sono 19 mesi che i pazienti non percepiscono il contributo, che dovrebbe essere erogato ogni due mesi, secondo quanto prevede il comma 3 della legge regionale n. 18. Abbiamo avuto comprensione per le difficoltà economiche in cui versa la Regione Basilicata. Infatti siamo passati da un regime più favorevole per i pazienti, quale quello previsto dalla L.R. 30/81, ora soppressa, che legava il contributo mensile al reddito personale, ad uno meno favorevole che prevede l’introduzione dell’ISEE. Abbiamo più volte sollecitato sulla necessità che la fornitura gratuita dei prodotti aproteici per i nefropatici, disciplinata dalla L. R. 10/8/1991 n. 13, e il rimborso delle spese di viaggio e soggiorno per coloro che entrano in lista di attesa per i trapianto e per gli stessi trapiantati, previste dalla L. R. 27/3/2000 n. 22, fossero escluse da ogni riferimento di valutazione economica familiare prima, dell’ISEE dopo. Abbiamo proposto la costituzione di un gruppo di lavoro regionale sulla nefrologia e dialisi e l’adozione di un documento di indirizzo per la malattia renale cronica elaborato dal Ministero della Salute. Continueremo a lottare per la difesa dei nostri diritti e siamo pronti a manifestazioni anche estreme di protesta”.
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