Il Consiglio Direttivo dell’Anci della Basilicata riunito ieri sera a Potenza ha deciso di organizzare entro la fine del mese di ottobre un’Assemblea degli amministratori locali della regione anche in vista dell’appuntamento nazionale a Torino dove l’Anci dal 28 al 30 ottobre terrà la XXXII Assemblea Nazionale. All’incontro lucano il presidente Adduce ha invitato espressamente Marcello Pittella con il quale i sindaci della Basilicata vogliono confrontarsi sulle questioni più spinose all’ordine del giorno. A cominciare dall’esigenza di costruire un luogo stabile delle relazioni tra Regione e sindaci. Le prossime settimane saranno decisive: legge regionale di stabilità, riforma della governance locale, necessità di uno stabile collegamento tra autonomie locali e Regione. Al centro delle riflessioni dei sindaci è stato posto il tema della programmazione soprattutto nella fase di apertura del ciclo dei Fondi comunitari 2014/2020. A tal proposito appare sempre più urgente definire una proposta per l’assistenza tecnica per i Comuni in materia di programmazione dei fondi europei per consentire efficacia e maggiore efficienza della spesa. Di prima grandezza la questione rifiuti su cui urge una decisione forte con il concorso di tutte le parti coinvolte. Positivo è stato il giudizio sul Bando per il reddito minimo di inserimento e dei suggerimenti che l’Anci ha offerto nel recente incontro con il direttore generale Vito Marsico.
Molti gli interventi dei sindaci e degli amministratori presenti. Fortemente negativo il giudizio espresso sull’ipotesi di smembramento della Basilicata con il progetto di “macroregioni”. Una particolare attenzione è stata richiesta all’Anci nazionale per contrastare la ventilata chiusura della Corte d’Appello che contraddice il progetto di riforma recentemente definito con le tre sedi giudiziarie lucane.
A conclusione della riunione è stato approvato un ordine del giorno sollecitato dal sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri e dal sindaco di Tricarico Lina Marchisella per chiedere all’Anci nazionale un particolare impegno nei confronti del Governo perché predisponga un provvedimento di sanatoria a favore dei Comuni che avendo deliberato la modifiche delle aliquote e tariffe insieme al Bilancio di previsione 2015 oltre il termine del 30 luglio, hanno ricevuto la comunicazione del Ministero Economia e Finanze con cui le deliberazioni vengono ritenute invalide. A tal proposito si è fatto notare che la situazione che si è venuta a creare è particolarmente delicata ed espone i bilanci dei comuni al rischio dello squilibrio.
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