Il Consiglio dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.) ha confermato presidente Massimo Gargano e Donato Distefano vice presidente nazionale per il prossimo triennio 2011-2014. Altri due vice presidenti sono Giovanni Tamburini e Dante Dentesano. Ne ha dato notizia l’ufficio stampa Anbi.
L’Ufficio di Presidenza della Cia di Basilicata, in una nota, ha espresso “soddisfazione per la riconferma e si è detta convinta che Distefano continuerà il proficuo lavoro svolto finora, dando ulteriore impulso ai temi della bonifica dell'irrigazione e della gestione della risorsa idrica nel paese, della modernizzazione del servizio d’irrigazione, avendo per obbiettivo centrale, l’ottimizzazione d’uso dell’acqua”.
Il vice presidente nazionale Anbi e presidente della Cia lucana Distefano ha ribadito “l’esigenza di dar continuità nel lavoro avviato e di impegnarsi affinchè il settore agricolo possa contare su una bonifica e un sistema irriguo moderno, efficiente e sostenibile, parte integrante e fattore di competizione della nostra economia e del nostro sistema produttivo del nostro agroalimentare e quindi del “made in italiy.
Obiettivo – ha aggiunto -completare ed uniformare la normativa su tutto il territorio nazionale in materia di bonifica e irrigazione, richiamandosi in forma stabile e coerente ai contenuti, alle indicazioni dell'intesa Stato-Regioni del 2008; governare le importanti normative in essere in materia di risorsa idrica; un più incisivo ruolo anche di accompagnamento, consulenza ed assistenza sul versante dei programmi e degli interventi previsti dal “piano nazionale irriguo e quello in materia di gestione di rischi idrogeologici”
Sono solo alcuni di temi posti con l'auspicio – ha concluso Distefano – che possiamo affrontarli proficuamente, collegialmente e con il contributo delle rappresentanze del mondo agricolo prime e fondamentali protagoniste di un percorso teso a costruire una moderna bonifica alla base di un modello sussidiario sostenibile che garantisce a costi equi una risorsa sempre più strategica e fattore di competitività dei nostri areali produttivi, per una agricoltura di qualità e redditiva”.
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