Analisi Sensoriale del Miele, concluso corso Alsia

L’analisi sensoriale del miele è una valutazione scientifica della qualità del prodotto attraverso i sensi – in particolare vista, olfatto e gusto – e serve anche a verificare la corrispondenza con l’origine botanica dichiarata dal produttore e a identificare eventuali difetti

Un momento del corso

Si è svolto giovedì 23 ottobre, presso il Centro Ricerche Metapontum Agrobios dell’Alsia a Metaponto, il secondo corso annuale di aggiornamento obbligatorio per gli iscritti all’Albo Nazionale degli Esperti di Analisi Sensoriale del Miele. Il corso era aperto anche a coloro che hanno frequentato un corso di I o II livello di analisi sensoriale del miele e intendono proseguire la loro formazione in vista dell’esame finale, propedeutico all’iscrizione all’Albo.

L’analisi sensoriale del miele è una valutazione scientifica e professionale della qualità del prodotto attraverso i sensi – in particolare vista, olfatto e gusto – e serve anche a verificare la corrispondenza con l’origine botanica dichiarata dal produttore, oltre che a identificare eventuali difetti. Questo processo risulta utile sia per i produttori, come strumento essenziale di controllo qualità e valorizzazione, sia per i consumatori, che possono così comprendere e apprezzare meglio le caratteristiche e la diversità dei mieli.

Organizzato e cofinanziato dal Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Economia Agraria (Crea-AA), dall’Albo Nazionale degli Esperti di Analisi Sensoriale del Miele e dall’Alsia, il corso – unico nel Sud Italia – ha visto la partecipazione di 25 esperti e specializzandi provenienti da Basilicata, Puglia, Calabria e Campania.

Come già nel 2024, le lezioni sono state tenute dalla docente abilitata Maria Antonietta Mastroserio e coordinate dal funzionario Pietro Zienna, responsabile del settore apistico dell’Agenzia.

“Continua senza sosta – ha dichiarato il direttore di Alsia, Michele Blasi – l’attenzione dell’Agenzia al settore dell’apicoltura e dei suoi prodotti, tramite l’organizzazione di corsi di formazione, seminari e convegni, oltre che con la tenuta del Repertorio dei mieli della Basilicata. L’Agenzia svolge tutte queste attività divulgative e formative in costante collaborazione con le associazioni apistiche regionali”.

L’importanza del settore apistico deriva non solo dai prodotti dell’alveare, ma anche dal contributo fondamentale delle api all’impollinazione, elemento chiave per la biodiversità e la produzione alimentare. Inoltre, le api rappresentano un prezioso strumento di biomonitoraggio, grazie alla loro elevata sensibilità alla presenza di sostanze inquinanti nell’ambiente.

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