Anagrafe scolastica, Castelluccio: Basilicata inadempiente

“Ci saremmo aspettati che l’operazione di rimodulazione dei fondi comunitari tenesse conto di questa emergenza anche per sostituirsi alla disattenzione del Governo nazionale”, dice il consigliere a margine della discussione in Consiglio regionale

&ldquo;Anche per responsabilit&agrave; della Regione Basilicata, che &egrave; tra le sei Regioni inadempienti, il Ministero dell&rsquo;Istruzione ha dovuto rinviare la presentazione ufficiale prevista oggi dell&rsquo;Anagrafe scolastica&rdquo;. Ad affermarlo &egrave; il consigliere regionale Paolo Castelluccio (Pdl-Fi) precisando che &ldquo;istituita da una legge del 1996, l&rsquo;Anagrafe scolastica dovrebbe tradursi in una descrizione dettagliata delle condizioni delle nostre scuole: vulnerabilit&agrave; sismica, agibilit&agrave;, stato delle strutture&rdquo;.<br /><br />&ldquo;E&rsquo; il caso di ricordare &ndash; continua l&rsquo;esponente di Forza Italia &ndash; che dall&rsquo;inizio dell&rsquo;anno sono stati nove i crolli e i cedimenti nelle aule delle scuole italiane. Sicuramente solo per un caso nessuna vittima, in particolare nell&rsquo;episodio dello scorso 13 aprile a Ostuni che ha visto il ferimento di due bambini e una maestra. La vicenda della scuola media &lsquo;Torraca&rsquo; di Matera da mettere in sicurezza &egrave; diventato dunque un simbolo di come la questione &egrave; di massima urgenza nonostante le sottovalutazioni che si riscontrano negli uffici competenti della Regione specie in riferimento alle condizioni di inadeguatezza di buona parte dell&rsquo;edilizia scolastica lucana&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ci saremmo aspettati che l&rsquo;operazione di rimodulazione dei fondi comunitari &ndash; afferma Castelluccio a margine della discussione tenuta ieri in Consiglio – tenesse conto di questa emergenza anche per sostituirsi alla disattenzione del Governo nazionale. Fino a oggi, escluso il progetto &lsquo;Scuola in chiaro&rsquo;, avviato dall&rsquo;ex ministro dell&rsquo;Istruzione del governo Monti Francesco Profumo e poi abbandonato, non &egrave; esistita una anagrafe dell&rsquo;edilizia scolastica chiara e trasparente. Si pensi inoltre che solo l&rsquo;8 gennaio scorso si &egrave; riunito per la prima volta, dopo 18 anni dalla sua istituzione, l&rsquo;Osservatorio sull&rsquo;Edilizia Scolastica presso il Ministero dell&rsquo;Istruzione. Cosa significa? In sostanza che le amministrazioni centrali e i cittadini che mandano quotidianamente i figli a scuola non sono in grado di dire quanti e quali edifici siano nella disponibilit&agrave; delle istituzioni scolastiche pubbliche, se le scuole abbiano o meno i certificati di agibilit&agrave; in regola, quale sia l&rsquo;indice di vulnerabilit&agrave; sismica e comunicare questi dati alle famiglie. E se ci&ograve; non basta, in tema di trasparenza il Ministero dell&rsquo;Istruzione ha perso un ricorso al Tar che &egrave; stato decisivo per dare una spinta all&rsquo;avvio (dopo 18 anni di attesa) della costituzione di un database completo e trasparente degli edifici nella disponibilit&agrave; delle scuole italiane. Il ricorso era stato presentato dall&rsquo;associazione CittadinanzAttiva, la quale chiedeva trasparenza sui dati al punto di cui sopra anche in virt&ugrave; delle linee di finanziamento messe a disposizione per l&rsquo;edilizia scolastica. Ci sono &ndash; conclude Castelluccio &ndash; tutti gli elementi per sollecitare la Giunta regionale a superare i ritardi il pi&ugrave; rapidamente possibile&rdquo;.

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