Ambiente, Leggieri: basta insediamenti produttivi pericolosi

“Siamo costretti a subire una vera e propria colonizzazione a opera di società e multinazionali che hanno individuato nella Regione Basilicata a una vera e propria terra dell’oro, il luogo ideale dove fare affari senza troppi problemi”

&ldquo;L&#39;area Nord della regione ha gi&agrave; dato – si pensi alle discariche di Atella e Venosa – e non pu&ograve; permettersi di ospitare altri siti dai quali verranno emessi agenti impattanti. Nel Vulture, inoltre, si trovano un inceneritore nella zona di San Nicola di Melfi (ex Fenice) e un cementificio, sito nel territorio di Barile, che tratta Css, oltre alla stessa Fca. Come se non bastassero questi siti, si ripresenta oggi la possibilit&agrave; di impianto per il trattamento di rifiuti, sempre nell&rsquo;area di San Nicola di Melfi&rdquo;.<br /><br />Lo ha detto il consigliere regionale del Movimento cinque stelle Gianni Leggieri, che oggi ha partecipato alla Conferenza pubblica partecipativa, indetta dal Comune di Melfi, per discutere sul Progetto del Biomethane Plus di San Nicola di Melfi, un nuovo impianto per il trattamento della frazione organica di rifiuti solidi urbani che potrebbe essere realizzato nella zona industriale di San Nicola di Melfi.<br /><br />&ldquo;&Egrave; chiaro che si tratta di un progetto che si va ad inserire in un territorio gi&agrave; fortemente penalizzato e martoriato da un punto di vista ambientale&rdquo;, ha detto Leggieri sottolineando &ldquo;il &lsquo;sacrificio&rsquo; gi&agrave; compiuto dall&#39;area del Vulture e dall&#39;intera Basilicata. Un territorio che si deve mobilitare e che deve pretendere dalla Regione Basilicata maggiore rispetto ed attenzione. A questo punto occorre mettere in campo tutte le azioni possibili per arginare questa situazione, azioni che devono essere portate avanti da tutti, cittadini e istituzioni. Inoltre, voglio ricordare anche che purtroppo a Venosa &egrave; stato gi&agrave; approvato il progetto di un impianto di biometano, particolarmente impattante per il territorio e l&rsquo;agricoltura di qualit&agrave; che l&igrave; si realizza&rdquo;.<br /><br />A parere di Leggieri &ldquo;siamo costretti a subire una vera e propria colonizzazione a opera di societ&agrave; e multinazionali che hanno individuato nella Regione Basilicata a una vera e propria terra dell&rsquo;oro, il luogo ideale dove fare affari senza troppi problemi. Mancanza di regole, mancanza di controlli e assenza totale di programmazione, unitamente a una connivenza politica, fanno si che chiunque pu&ograve; venire in questa Regione e impiantare un mega impianto eolico, anche a ridosso di un antico castello, un pozzo petrolifero, magari a pochi metri da un centro abitato o da un ospedale, o ancora un impianto Forsu, magari in una zona gi&agrave; caratterizzata dalla presenza di aziende agroalimentari. La Basilicata non deve essere la pattumiera d&#39;Italia, i lucani non lo meritano&rdquo;.<br /><br />

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