Il ricambio generazionale in agricoltura e i programmi per favorire lo sviluppo agricolo e produttivo dell’Alto Bradano sono i temi affrontati dall’assessore regionale all’Agricoltura Vilma Mazzocco nel corso di iniziative che si sono svolte oggi a Genzano di Lucania.
Partecipando all’incontro promosso dall’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “Giustino Fortunato” (scuola coordinata di Genzano di Lucania), l’assessore ha illustrato le azioni messe in campo per l'insediamento di giovani agricoltori e per l'ammodernamento delle aziende agricole e si è detta fiduciosa della definizione delle pratiche pervenute in Regione in attuazione dei bandi specifici. Sia per la misura 112 che per la misura 121, rispetto ai progetti che sono stati presentati, l’attività di istruttoria – ha detto Mazzocco – consentirà di dare risposte positive alla volontà di giovani, specie diplomati e laureati, di diventare protagonisti della conduzione di aziende ed attivit&ag rave; agricole e zootecniche. Per quanto riguarda la misura 121, che ha avuto ben tre slittamenti temporali nella consegna dei progetti su richiesta delle organizzazioni professionali di categoria, si tratta di una misura consistente: sono pervenuti 1.112 domande e a breve si prevede il completamento delle istruttorie.
Successivamente, in incontri con imprenditori agricoli ed amministratori dell’Alto Bradano, l’assessore Mazzocco ha illustrato gli strumenti messi in campo dalla Regione per accompagnare le imprese agricole nei processi di ammodernamento e miglioramento della competitività in un’area con grandissime potenzialità e vocazioni nel comparto primario.
A parere di Mazzocco “per il futuro dell’Alto Bradano è prioritario chiudere definitivamente il programma di lavori degli schemi idrici Basento-Bradano, (oltre che del ‘Distretto G’- Marascione) finalizzati al miglioramento dell’irrigazione dell’Alto Bradano e degli altri comprensori irrigui della regione, attraverso il coordinamento delle attività degli enti e degli organismi che hanno competenze specifiche per il programma delle opere idriche ed irrigue. Intanto il Governo deve chiarire se sono realmente disponibili le risorse finanziarie per completare lo schema idrico. Con le importanti opere pub bliche, in grado tra l’altro di rilanciare l’occupazione del comparto edile, in discussione c’è il processo di riforma del sistema di gestione delle risorse idriche lucane che ci vede fortemente impegnati in Regione”.
L’assessore ha anche sostenuto la necessità di “verificare la compatibilità tra l’attività di ricerca di idrocarburi che è cresciuta negli ultimi anni nell’intera area dell’Alto Bradano con la tutela delle falde e sorgenti acquifere ed in generale con le attività agricole e produttive locali. In proposito, le proteste degli agricoltori e di numerosi Comuni della zona richiedono risposte puntuali rafforzando l’azione di monitoraggio della Regione. E’ impensabile però – ha sottolineato – costruire progetti di sviluppo, in stretta sinergia con enti locali e comunità locali, senza superare l’handicap rappresentato dalla carente viabilità, a partire dal completamento della Potenza-Bari, struttura nevralgica per i collegamenti di aree appulo-lucane, e di infrastrutture nelle aree Pip dove favorire investimenti per le industrie di trasformazione dei prodotti agricoli di qualità”.
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