I problemi dell’alluvione del Metapontino, dei compiti dei Consorzi di Bonifica, della manutenzione delle aree rurali e della difesa del suolo sono stati al centro dei lavori della sesta Conferenza Organizzativa dell’Anbi (Associazione Nazionale Bonifiche ed Impianti Irrigui) che si conclude oggi a Grosseto.
Il vice presidente nazionale dell’Anbi, Donato Distefano, (che è anche presidente regionale della Cia lucana), concludendo i lavori della seconda giornata, alla presenza di circa 400 dirigenti e funzionari di Consorzi di Bonifica, ha rilanciato “l’esigenza che le Regioni, tra le quali la Basilicata, adeguino le proprie legislazioni in materia di bonifica e di ottimizzazione nella gestione delle risorse idriche. Dopo i gravi danni nel Metapontino – ha aggiunto – è questa una priorità perché con la cosiddetta riforma della governance agricola i Consorzi, riorganizzati, diventino strutture fondamentali per attuare un programma territoriale di sviluppo rurale, in stretta sintonia con i titolari delle aziende agricole ai quali affidare compiti specifici di manutenzione. Bisogna adeguare i Consorzi a nuove attività riferite al riciclo dell’acqua, alla produzione di energie rinnovabili sino alla certificazione di qualità dei territori rurali. Il progetto dell’Anbi denominato “Irriframe” che – ha evidenziato – punta all’ammodernamento della rete irrigua del Paese, attraverso interventi strutturali e di innovazione tecnologica, garantirebbe un beneficio economico e sociale quantificabile in 1413 euro ad ettaro, pari ad un risparmio annuo nazionale fra i 10 ed i 17 miliardi di euro. L’agricoltura, attraverso i consorzi di bonifica, ha ridotto il fabbisogno idrico a meno del 50% di quanto necessario a livello nazionale; ciò, nonostante l’isolamento culturale nel quale l’h anno confinata luoghi comuni, quali il consumo e non l’uso rurale della risorsa idrica, dimenticando altresì il fondamentale beneficio ambientale apportato dall’irrigazione ed a cui l’Anbi si sta impegnando, grazie all’ausilio del mondo accademico, a dare un valore economico.
Tra le proposte presentate dall’Anbi – riferisce il vice presidente nazionale Distefano – un Patto Territoriale tra istituzioni, agricoltori, associazioni ambientaliste per realizzare un piano di manutenzione del territorio. Disboscamento, abusivismo edilizio, cementificazione dei letti dei fiumi e costruzione incontrollata di infrastrutture, sono alcune delle cause alla base dei problemi idrogeologici, ovvero frane, smottamenti, inondazioni. Il piano proposto per il 2011 – spiega Distefano – contiene 2.519 interventi per una spesa complessiva di 5 miliardi 723 milioni di euro, di cui in Basilicata 27 interventi per 105 milioni 766 mila euro. Pertanto, le azioni più urgenti da effettuare son o: sistemazioni idrauliche, regimazione di fossi e corsi d’acqua minori; rifacimento e ammodernamento delle reti di bonifica; realizzazione, adeguamento e rifacimento briglie ed altre opere di bonifica; realizzazione nuovi impianti idrovori; consolidamenti arginali, stabilizzazioni degli alvei e delle sponde.
BAS 05