Si è tenuto al Campus di Macchia Romana dell’Università Degli Studi della Basilicata l’incontro di presentazione dei progetti di green economy “Food Natura – Sistema produttivo Agro Forestale Sostenibile” e “Bosco Vivo”. Il convegno è stato organizzato dall’Associazione Lucaniamontana e dalle Reti d’Impresa “Ruralità & Gusto”, “Orti Lucani Piante Officinali”.
Nell’occasione sono stati presentati i positivi risultati raggiunti nella sperimentazione triennale (autofinanziata da Lucaniamontana) dell’idea progetto “Economia Agro-Forestale Sostenibile”, iniziata nel 2013 con uno studio sulla valorizzazione – attraverso la raccolta, la trasformazione e la commercializzazione – delle risorse naturali dei frutti di campo e del sottobosco.
“L’idea – si legge in un comunicato stampa – è nata dalla consapevolezza che i prodotti tipici, tradizionali e spontanei lucani, oltre a rappresentare una ricchezza storica e culturale regionale, costituiscono anche una nuova possibilità di sviluppo economico attraverso le piccole realtà artigianali locali che coprono nuovi ed emergenti segmenti di mercato.
L’obiettivo dell’incontro è stato quindi illustrare le potenzialità economiche e occupazionali che potrebbero sviluppare su tutto il territorio montano lucano tanto il progetto “Food Natura” – evoluzione della sperimentazione “Economia Agro-Forestale Sostenibile” – quanto “Bosco Vivo” che si propone di gestire e rendere fruibile la Riserva Antropologica di Agromonte-Spacciaboschi, cerniera tra l’area del Vulture Melfese e l’Alto Bradano, attraverso la riduzione dei rischi ambientali idrogeologico-franoso e di perdita della biodiversità. Quest’ultimo progetto prevede azioni di rifacimento della sentieristica, di costante monitoraggio, di formazione e la creazione di un Centro di Educazione e Sostenibilità Ambientale che si occuperà anche della raccolta e commercializzazione delle colture tipiche del territorio, con l’obiettivo di costituire una rete di imprese che possa promuovere tali prodotti. Il convegno, moderato dalla giornalista Valeria Giordano, è stato utile anche per confrontarsi su una possibile futura collaborazione per lo sviluppo di un’economia sostenibile con i rappresentanti degli Enti Locali, i tecnici e gli esperti del settore, gli accademici e gli studenti universitari, docenti e studenti di alcuni istituti agrari, nonché i responsabili dei Centri Caritas, impegnati socialmente a combattere la povertà e i disagi giovanili legati alla mancanza di prospettive e opportunità lavorative. Dopo le relazioni di Pietro Verrastro e Gianluca Barnabà, rispettivamente responsabile marketing e project manager dell’Associazione Lucaniamontana, l’agronomo Giuseppe Peluso ha esposto la sua esperienza nel progetto sperimentale come “trasformatore” dei prodotti. Sono intervenuti al dibattito, dichiarandosi entusiasti e pronti alla collaborazione, anche il Prorettore Michele Perniola e i docenti Domenico Pierangeli, Monica Carmosino, Carlo Cosentino e Luigi Milella dell’Unibas, alcuni docenti dell’Istituto Professionale per l’Ambiente e l’Agricoltura di Lagopesole e Antonio Vitucci, amministratore del Comune di Garaguso. A conclusione dell’incontro la testimonianza dei ragazzi che con passione e grinta si sono finora adoperati come raccoglitori dei frutti di campo e del sottobosco”.
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