“I dati forniti oggi dall’Inps confermano ciò che come Spi Cgil stiamo denunciando a livello nazionale e regionale da tempo. La riforma Fornero ha creato forti disagi sociali tra i lavoratori con più di 55 anni e reso più difficile l’ingresso nel mercato del lavoro dei giovani, contribuendo ad aumentare la disoccupazione degli under 30. Quasi sei milioni di pensionati in Italia (il 38% del totale), inoltre, hanno redditi da pensione inferiori a 1.000 euro al mese (erano 6,5 milioni nel 2014). Dati sconcertanti che dimostrano la grande difficoltà dei pensionati italiani, compresi quelli lucani, che ad oggi non hanno avuto le dovute attenzioni da parte della politica”. E’ quanto dichiara il segretario regionale dello Spi Cgil Nicola Allegretti rispetto a quanto emerso dal rapporto annuale dell’Inps.
“Solo ieri – prosegue – per diversi motivi la Cgil ha votato contro la delibera di variazione al bilancio dell’Istituto del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps e già bocciata all’unanimità il 28 aprile scorso, tra cui il fatto che si sia deciso di spostare, contrariamente alle indicazioni del Consiglio, 35 miliardi di oneri per l’assistenza sui conti della previdenza, falsando profondamente i conti delle pensioni e fornendo dati non reali sul costo effettivo del sistema pensionistico. Tenendo conto della scelta del Governo di continuare ad attingere senza limiti dalla liquidità dell’Istituto, con ciò erodendo ogni anno di più la situazione patrimoniale e la stabilità dell’Inps , la Cgil – conclude Allegretti – continuerà ad esigere chiarezza e trasparenza e a pretendere un confronto basato su dati certi e riscontrabili, per difendere il ruolo dell’Istituto e i diritti dei cittadini. E’ per questo che il confronto che si è avviato con il governo dovrà necessariamente portare a dei risultati e a delle risposte certe per milioni di persone. La condizione degli anziani e dei pensionati italiani non è un tema più rinviabile”.
bas04