Al via il distretto Turistico Rurale “Terre di Aristeo”

Intervento di Nicola Vertone, Presidente dell’Unione dei Comuni Alto Bradano Si chiamerà Distretto Turistico Rurale “TERRE DI ARISTEO” e comprende 17 Comuni del Vulture alto Bradano e l’Unione dei Comuni dell’Alto Bradano. Vuole diventare il secondo se non il primo distretto turistico in Italia. L'iniziativa è stata promossa da imprenditori turistici privati ed accolta favorevolmente dai Comuni e dalla stessa Regione Basilicata che ha convocato la prevista conferenza di servizio in data 16 ottobre alle ore 10.00 presso Acerenza nella sede dell’Unione dei Comuni dell’Alto Bradano. La nostra idea è collocare all'interno di questo rinnovato spazio normativo il Progetto “Distretto turistico Rurale” che ha l'obiettivo di rendere turisticamente attrattiva tutta l'area dei Comuni interessati. Questo percorso lo si fa solo con la collaborazione di tutti, a cominciare dai comuni, dai soggetti turistici costituiti, con gli operatori turistici e con i produttori di prodotti tipici. Pertanto già con l'approvazione dell'atto costitutivo da parte dei soggetti interessati e la relativa Conferenza dei Servizi che si terra i 17 ottobre 2015 si darà il via libera alla nascita del Distretto turistico rurale delle Terre di Aristeo. Si tratta, nella sostanza, del primo passo, politico e amministrativo, che permette di avviare l'iter di riconoscimento formale da parte del ministero dei Beni culturali e del Turismo. A tenere a battesimo il secondo Distretto Turistico in Italia sarà il dott. Elio Manti delegato del presidente della Giunta regionale, Marcello Pittella, che ha aprirà la Conferenza dei servizi alla presenza dei sindaci, dei rappresentanti delle associazioni ed enti pubblici che hanno aderito al progetto. Un'operazione che sancisce il definitivo rilancio in termini turistici della intera area. Oggi con la richiesta formale che il territorio fa al Governo di riconoscimento di distretto turistico rurale si chiude la fase più complessa di un processo avviato tre anni fa, nel quale hanno partecipato tutti i soggetti, pubblici e privati del Vulture Alto Bradano e che ha visto come protagonisti attivi il Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Alto Bradano ed i soggetti proponenti privati. L'adesione dei 17 sindaci ha disegnato i confini amministrativi e territoriali del Distretto, ma l'aspetto rilevante dell'iniziativa è la volontà di creare un prodotto turistico, connotato dagli elementi dell'identità del territorio e dalla qualità, in grado di collocarsi con autorevolezza sul mercato turistico nazionale e internazionale.L’adesione del Comune dell’ Unione dei Comuni dell’Alto Bradano al distretto turistico, approvata dal Consiglio, non è un passaggio formale, piuttosto il primo passo nell’ambito di un percorso per cogliere le opportunità offerte dai fondi per il rilancio economico del l’area e che veda finalmente l’Unione occuparsi del destino dei comuni aderenti ed anche limitrofi.Nel complesso riteniamo che questa sia un’intuizione giusta, poiché rivolta a ben 17 comuni del comprensorio molti dei quali hanno nel turismo non solo una vocazione ma una reale rendita economica. Puntare sul turismo è giusto innanzitutto perché un’economia è più forte se riesce a diversificare le proprie attività, in secondo luogo per le occasioni connesse agli investimenti nel settore turistico, che non portano solamente benefici economici immediati: promuovere e aprire un territorio, infatti, significa anche garantirsi benefici di più lunga durata, che possano permettere di rafforzare la capacità di attrarre investimenti e conoscenze.Bene questa scelta, quindi, e avanti con gli investimenti, che dovranno essere pensati e coordinati assieme a tutte le scelte strategiche che la nostra area si prepara a compiere. Si tratta di opportunità uniche per permettere alla nostra area di esercitare al meglio le proprie prerogative. In un momento cruciale per il destino dell’ Alto Bradano e degli importanti investimenti che pur saranno destinati con la nuova programmazione europea a nuove infrastrutture, L’ Unione dei Comuni per certi aspetti, capofila del distretto turistico, può aprire ad un’operazione ambiziosa e strategica, il naturale risultato della nostra collocazione geografica e delle nostre bellezze naturalistiche, quella di diventare a tutti gli effetti un vero e proprio attrattore.bas 03

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