Al via a Montescaglioso “La notte dei Cucibocca”

Dal 3 al 6 gennaio una serie di eventi a far da cornice alla serata clou del 5 con la tradizionale sfilata dei Cucibocca per le vie del paese. L'edizione 2025 prevede presentazioni di libri, spettacoli teatrali, mostre, escape room, fino alla calata acrobatica della Befana

L’edizione 2025 della notte dei Cucibocca viene ampliata e si svolgerà da venerdi 3 gennaio fino al 6 con molti eventi a far da cornice alla serata clou del 5 Gennaio. Diversi eventi in programma : tavole rotonde, escape room, laboratori di lettura per bambini, una mostra degli indumenti, cena di comunità, lo spettacolo teatrale “Mio nonno, il cucibocca” con la compagnia teatrale ”L’Albero’”, la presentazione del libro “Food e magia” di Carmensita Bellettieri fino alla vestizione dei Cucibocca  e la sfilata per le vie del paese. Di buon mattino, alle 7 del giorno della Befana, parte il trenino dei Cucibocca e a mezzogiorno, dalla Torre dell’Orologio, è prevista la calata acrobatica della Befana dalla Torre dell’Orologio. Nello spazio Lab 19 in Corso Repubblica, la CooperAttiva ha realizzato un allestimento “ La notte del 5 gennaio. Riti e tradizioni del cucibocca”. Sono presentate le principali tradizioni e credenze del 5 Gennaio e la grafica prodotta, fin dal 1999, da Mauro Bubbico. La mostra sarà aperta fino al 12 gennaio.
La manifestazione è organizzata dalla Pro Loco locale insieme all’Amministrazione Comunale. Quello dei Cucibocca è un rito immerso nelle radici di un passato misterioso che la Città montese contribuisce a mantenere viva. È probabile che si tratti di una cerimonia che trae origine nel calendario ortodosso – bizantino, nel quale è celebrato San Simeone Lo Stilita, la cui caratteristica è rappresentata proprio da una catena spezzata. La cerimonia si basa sul travestimento di alcune figure, “l cos’ vucc” (Cucibocca).  Le arcane figure si aggirano per le strade della parte vecchia di Montescaglioso trascinando una catena spezzata e in mano, come da tradizione, reggono un canestro ed una lucerna, oltre ad un lungo ago con il quale “minacciano” i più piccoli di cucire loro la bocca (di qui il nome di Cucibocca), spaventandoli e lasciando così via libera alla Befana che il giorno dopo, 6 Gennaio, potrà recare i doni.

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