Al, utenze idriche: procede il piano contro morosi e abusivi

Gentile: “I lucani hanno capito che non possono esserci furbi che scaricano su altri il costo del servizio”

Procede a ritmi serrati la campagna di Acquedotto Lucano “Anch’io uso l’acqua” per il recupero dei crediti vantati nei confronti degli utenti morosi e per la lotta ai prelievi abusivi. Le azioni intraprese sono state differenziate a seconda della tipologia di utenze.
Oltre alla nota con cui il prefetto ha chiesto ai sindaci di permettere le necessarie verifiche sui prelievi abusivi,  – spiega un comunicato di Al – Acquedotto lucano ha già inviato circa 500 telegrammi ultimativi nei confronti di 1.500 aziende, attività commerciali e produttive non in regola con il pagamento delle fatture e verso i quali – in caso di mancato riscontro – si procederà alla sospensione della somministrazione dell’acqua potabile ai sensi del Regolamento del Servizio Idrico Integrato.
La campagna, inoltre, procederà con l’affissione di manifesti e volantini, quali invito alla collaborazione e per informare l’utenza delle conseguenze in caso di mancata regolarizzazione.
I titolari di utenze domestiche non in regola riceveranno comunicazioni telefoniche da operatori di Acquedotto Lucano, ai quali saranno spiegate le modalità per adempiere al pagamento.
Nella fase di verifica gli utenti potranno regolarizzare la propria posizione o semplicemente produrre la documentazione provante l’avvenuto pagamento. Coloro che provvederanno volontariamente prima dell’accertamento da parte di Acquedotto Lucano, non saranno tenuti né alla penale né alle maggiorazioni sui consumi, così come previsto dal Regolamento.
Acquedotto Lucano ha messo a disposizione degli utenti i propri sportelli commerciali, il numero verde 800 992292, il numero di fax 800 922296, l’indirizzo di posta elettronica dedicato ancheiousolacqua@acquedottolucano.it. Inoltre, la società è disponibile a prendere in considerazione eventuali richieste di rateizzazione del pagamento delle fatture arretrate.
In ogni caso, nessun operatore è autorizzato a riscuotere direttamente somme in denaro. I pagamenti devono avvenire attraverso i canali consueti: uffici postali, sportelli bancari, tabaccherie.

“La campagna ‘Anch’io uso l’acqua’ non ha nessuna intenzione vessatoria – dichiara il presidente Rosa Gentile –. Oltre ad essere un’azione obbligata per il recupero di una enorme mole di crediti rappresenta una iniziativa di civiltà, un'evidente necessità di giustizia nei confronti della maggior parte dei cittadini lucani che, puntualmente, paga la fornitura idrica, accollandosi quindi anche i costi di quanti non la pagano. Il nostro obiettivo è fare in modo che i costi del servizio idrico integrato ricadano su tutti gli utenti, eliminando le posizioni di cittadini che, a discapito di tutti gli altri, ne sono esenti. In base ai primi riscontri, mi sembra che questo messaggio sia stato recepito dai lucani, in quanto sono in tanti che volontariamente in questi giorni e in queste ore ci stanno chiedendo di mettersi in regola. L’azienda è a disposizione degli utenti ed, eventualmente, potrà stabilire piani di rateizzazione nei casi in cui gli importi dovessero essere consistenti, anche in relazione alle effettive possibilità dell’utente”.

m.c.

 

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