di Egidio N. Mitidieri*
Nel 1993 le Nazioni Unite hanno deciso di istituire una Giornata mondiale per sensibilizzare il Pianeta e i suoi abitanti sul valore dell’acqua. Il focus della giornata del 22 marzo 2011 è “Acqua per le città: come rispondere alle sfide dell’urbanizzazione”: l’obiettivo è quello di promuovere e incoraggiare l’impegno attivo per affrontare le sfide poste dalla gestione delle acque urbane.
Acquedotto Lucano è una società che, pur molto giovane, ha saputo affermarsi nel panorama delle public utilities per dinamismo e operosità, ma anche per l’impronta ecologica e responsabile che ispira la sua attività, in quanto il diritto all’acqua fa parte dell’etica di base di una buona società e di una buona economia.
La missione di Acquedotto Lucano, infatti, è quella di migliorare costantemente l'efficienza del servizio: puntando sull'innovazione tecnologica degli impianti e sulla diffusione della cultura del "valore acqua"; interagendo con i comportamenti individuali e collettivi, trasmettendo un insieme di messaggi e di informazioni che affermino i valori positivi della gestione del servizio idrico integrato.
Un compito che consideriamo fondamentale, anche in virtù del contesto in cui operiamo: acqua in Basilicata è sinonimo di ricchezza, di lavoro, di industrie e di economia, di prodotti agricoli selezionati; non c’è settore economico e non ci sono comunità che all'acqua non debbano qualcosa anche senza addentrarsi in biochimica e anatomia cellulare. Acqua, quindi, quale veicolo per migliorare la vita di un territorio e dei suoi abitanti; che suggerisce forme e colori all'architettura e al territorio; acqua in cui potersi identificare.
Parlare di acqua, infatti, significa parlare di salute, di ambiente, di consapevolezza e responsabilità, significa parlare di territorio, parlare di futuro.
La situazione legata al consumo di acqua, tuttavia, è oggi dominata da profonde contraddizioni, poca informazione e tanti sprechi. Acquedotto Lucano intende profondere sempre nuovo impegno affinché l’uso ed il consumo dell’acqua avvengano in maniera consapevole e sulla base di una riflessione derivante da una informazione rigorosa e completa.
Quando si parla di comportamenti, di cambiamenti culturali e sociali, l’educazione e la comunicazione diventano strumenti imprescindibili: è necessario che l’educazione ci conduca verso la coscienza ambientale. Da queste considerazioni nasce il programma di Acquedotto Lucano per il consumo consapevole e sostenibile dell’acqua nelle mense scolastiche: l’acqua del rubinetto è buona, sicura, controllata, economica ed ecologica. Siamo convinti che, oltre ai risultati diretti (consumo di acqua di qualità, risparmio economico e riduzione dei rifiuti) questo progetto abbia le potenzialità per produrre quel cambiamento culturale che tutti auspichiamo, attraverso la solidarietà generazionale, riconoscendo alle comunità scolastiche e alle famiglie degli alunni il ruolo educativo e di responsabilità.
I bambini e i ragazzi sono il veicolo più immediato e più efficace per fare arrivare un messaggio all’intera società: in loro deponiamo molta fiducia. Il nostro intento è spiegare in modo semplice ai più giovani, e di conseguenza a chi sta loro vicino, che con piccole azioni quotidiane ognuno può fare la propria parte per contribuire al rispetto e alla salvaguardia della risorsa idrica, per diventare modello di comportamento. Ecco perché la fruizione del consumo di acqua di rubinetto nelle scuole sarà accompagnata da un percorso formativo.
Sprecare acqua è più facile di quel che si creda: un rubinetto che perde una goccia ogni cinque secondi a fine anno ha buttato via duemila litri di acqua. E’ molto più economico evitare gli sprechi che cercare soluzioni.
Sorgenti, fiumi e falde sono il salvadanaio dell’acqua, la ricchezza della nostra terra e della nostra comunità.
Per questo vogliamo lasciar “sgorgare”, tra le nuove generazioni e affinché si diffonda in ogni settore della vita sociale ed economica, la cultura dell’acqua come bene comune: la cultura del contenimento degli sprechi, che fa aumentare la ricchezza e che è segno di solidarietà; la cultura della difesa dell’acqua dagli inquinamenti; la cultura dell’applicazione “intelligente” dello sviluppo scientifico che meno inquina e meglio impiega; la cultura della solidarietà collettiva economica ed ecologica.
Perché l’acqua è il carburante di ogni attività dell’uomo: se finisce la benzina il motore si ferma, ma se finisce l’acqua si ferma la vita.
Alla buona acqua.
*Presidente di Acquedotto Lucano