Aias, Romaniello: Regione pretenda sospensione trasferimenti

Il consigliere del Gruppo misto riferendosi all’indisponibilità da parte dell’Aias all’incontro in Regione, parla di “atteggiamento inaccettabile da parte di un’associazione che svolge attività con soldi pubblici”

&ldquo;L&rsquo;indisponibilit&agrave; dell&rsquo;Aias all&rsquo;incontro in Regione prima del 21 dicembre, che ha fatto saltare l&rsquo;incontro gi&agrave; fissato per ieri 18, non ha giustificazioni se non quella di discutere di trasferimenti gi&agrave; avviati con il chiaro intento di non sottoporsi ad un preventivo confronto&rdquo;. Cos&igrave; il consigliere Giannino Romaniello (Gm) che aggiunge: &ldquo;Un atteggiamento inaccettabile da parte di un&rsquo;associazione che svolge attivit&agrave; con soldi pubblici. La Regione non pu&ograve; accettare questo comportamento e ha il dovere di pretendere dall&rsquo;Aias la sospensione del provvedimento in attesa del confronto. Un confronto che pu&ograve; e deve riguardare tutte le questioni relative alle ragioni che hanno portato l&rsquo;Aias ad attivare le stesse procedure di riduzione del personale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Come Consiglio regionale &ndash; aggiunge il consigliere -, abbiamo gi&agrave; contribuito ad affrontare il tema del trasferimento delle risorse all&rsquo;associazione facendoci carico dei costi, mi riferisco al trasporto, di competenza di altri enti; per cui inaccettabile ed ingiustificato il comportamento dei vertici dell&rsquo;Aias verso la istituzione Regione. Per tali motivi ritengo indispensabile che l&rsquo;assessore Franconi, anche in qualit&agrave; di Presidente facente funzioni, intervenga con urgenza presso i vertici dell&rsquo;associazione, chiedendo ufficialmente la sospensione dei provvedimenti di trasferimento e convocando il nuovo incontro per i prossimi giorni&rdquo;.&nbsp;<br /><br />&ldquo;L&rsquo;indisponibilit&agrave; ad accedere, da parte dell&rsquo;Aias, a tale proposta della Regione sarebbe un grave sgarbo istituzionale ed obbligherebbe, a mio parere, ad attivare tutte le procedure di verifica per la messa in discussione della convenzione. Auspico, pertanto &ndash; conclude Romaniello -, che si ricomponga, in sede di incontro la questione nell&rsquo;interesse di tutte le parti: lavoratori, famiglie, associazione e Regione&rdquo;.<br /><br />

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