Agricoltura, giovani Cia: le proposte per superare le criticità

“Più valore ai Confidi e sinergie col mondo produttivo per facilitare i prestiti alle imprese; creazione di specifici ‘export cluster’ e razionalizzazione degli enti preposti alla promozione del ‘made in Italy’ oltreconfine; avanti sull’Agenda digitale e sull’accesso alla banda larga”: sono queste alcune delle proposte che l’Agia (Associazione Giovani Imprenditori Agricoli) aderente alla Cia ha messo a punto insieme alle sollecitazioni per risolvere criticità e problemi legati a burocrazia e, semplificazione. “La burocrazia – sottolinea l’Agia – costa oltre 4 miliardi l’anno all’agricoltura, di cui più di un miliardo addebitabile ai ritardi, ai disservizi e alle inefficienze della Pubblica amministrazione. Tutto ciò si traduce in un forte ostacolo alla crescita e alla competitività”. Per questo l’associazione dei giovani della Cia ha chiesto al ministro De Girolamo di non fare passi indietro sull’Agenda digitale. Oltre a istituire il Registro unico dei controlli per risparmiare tempi e risorse all’attività imprenditoriale.
Quanto alla questione del credito, “se tre imprese agricole su cinque denunciano difficoltà enormi nell’accesso ai finanziamenti, tra le aziende ‘young’ la percentuale sale a quattro su cinque. C’è poi da portare a termine l’ operazione terra ai giovani, il patrimonio delle aree demaniali da dismettere che in Basilicata ammonta a circa 24mila ettari. E trovare il fattore terra oggi è una impresa quasi impossibile. I prezzi in Italia, come è noto, sono tra i più cari in Europa: 18mila euro per un ettaro a fronte dei 6.500 della Germania o dei 5.500 della Francia”.

bas 06

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