“L’istituzione di un coordinamento permanente tra Regione, Anci, Autorità di Bacino, Consorzi di Bonifica, organizzazioni professionali agricole per la definizione del Contratto di Area Vasta di difesa-idrogeologica e la realizzazione di una rete di ‘aziende agricole sentinella’ in collaborazione con la Protezione Civile per monitorare costantemente i rischi alluvioni e dissesti sono alcune delle proposte emerse in occasione dell’incontro-dibattito che la Cia lucana ha organizzato nell’Azienda Sperimentale “Pantanello”.
Intorno al tema “Proposte per un programma integrato di interventi per la difesa idraulica ed idrogeologica dell’area ionico-metapontina” sono stati sviluppati approfondimenti tecnici con esperti e rappresentanti istituzionali.
“La novità principale – commenta Donato Distefano, presidente della Cia Basilicata – è che finalmente stiamo passando dal principio teorico della cooperazione inter-istituzionale fra i tanti enti che si occupano di territorio e mondo agricolo a primi momenti di azioni comuni che coinvolgono principalmente gli agricoltori”. Per Destefano “lo strumento principale è rappresentato dai Contratti di fiume, sperimentati positivamente in alcune regioni italiane” e si configurano come strumenti di programmazione negoziata interrelati a processi di pianificazione strategica per la riqualificazione dei bacini fluviali”.
Strettamente intrecciata è la proposta – spiega Nicola Serio, presidente Cia Materana – di assegnare agli agricoltori compiti di manutenzione senza spendere un euro nel senso che gli stessi compenserebbero con gli oneri dovuti allo Stato e in particolare ai Consorzi di Bonifica che, come è noto, non sono in grado nemmeno di garantire la pulizia ordinaria dei canali.
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