Agricoltura, Castelluccio: “Settore in evoluzione”

Per il consigliere di Fi che propone un protocollo d’intesa tra l’Unibas, istituti agrari e confederazioni agricole, “i giovani, prima e meglio di altri, hanno capito che il paese per crescere deve puntare su quegli asset di distintività nazionale"

&ldquo;Delocalizzare la Facolt&agrave; di Agraria dell&rsquo;Unibas presso il Centro Pantanello di Metaponto non &egrave; l&rsquo;unica idea per avvicinare i giovani all&rsquo;agricoltura lucana che non &egrave; pi&ugrave; quella dei loro nonni, vale a dire un settore che versa in una condizione di arretratezza. Un comparto che richiede nuove professionalit&agrave;, nuove capacit&agrave; imprenditoriali e tecniche e tanta innovazione per reggere la competizione dei mercati&rdquo;. Lo afferma il consigliere regionale Paolo Castelluccio (Forza Italia) rilanciando alcune tematiche affrontate dal capogruppo di Fi, Michele Napoli, nel corso dell&rsquo;incontro ieri con i giornalisti sul rilancio di ruoli e funzioni dell&rsquo;Universit&agrave; lucana.<br /><br />&ldquo;La crisi occupazionale dei giovani sta evidentemente portando gli studenti a dirigere le proprie scelte per il futuro verso settori che prima erano in calo. Secondo una analisi di Coldiretti Giovani Impresa, che ha analizzato le iscrizioni alle prime classi nell&rsquo;anno scolastico 2015/2016 &ndash; riferisce Castelluccio – emerge un incremento di iscrizioni alle prime classi degli istituti tecnici di amministrazione, finanza e marketing che sono pi&ugrave; di 42mila giovani. Quelli che invece hanno optato per l&rsquo;enogastronomia e l&rsquo;alberghiera sono stati oltre 46mila, ai quali si aggiungono altri 15mila iscritti alle prime classi degli istituti tecnici e professionali agrari. Oltre il 20% hanno scelto un indirizzo legato all&rsquo;agricoltura. Il dato fa pensare che gli italiani vedano una prospettiva di lavoro nell&rsquo;agricoltura e nel cibo. Scese al minimo storico invece, secondo Coldiretti, le iscrizioni agli istituti professionali con indirizzo industriale. Al primo anno ad iscriversi poco pi&ugrave; di 19mila giovani, in calo rispetto all&rsquo;anno precedente e pi&ugrave; che dimezzati rispetto al 2007/2008 quando erano stati in 48mila. In pratica, in forte crisi figure come ragionieri e tute blu, a prendere la scena &egrave; ora il settore legato al cibo. Sempre secondo Coldiretti, questo tipo di scelta sarebbe dovuta alla conferma di un rinnovato prestigio sociale del lavoro nei campi, e il fatto che quasi un genitore su tre consiglierebbe ai propri figli di fare l&rsquo;agricoltore e che il 55% sarebbe contento se il figlio o la figlia sposasse un agricoltore. Grazie all&rsquo;ingresso dei giovani agricoltori, che hanno scelto di vivere e lavorare in campagna per realizzare il proprio sogno imprenditoriale, in Italia &egrave; nata una azienda agricola su tre negli ultimi dieci anni. A dimostrazione che i giovani, prima e meglio di altri, hanno capito che il nostro paese per crescere deve puntare su quegli asset di distintivit&agrave; nazionale che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio, il turismo, la cultura, l&rsquo;arte, il cibo e la cucina&rdquo;.<br /><br />Per rafforzare questa tendenza Castelluccio propone un protocollo d&rsquo;intesa tra l&rsquo;Unibas (Agraria), istituti agrari e le confederazioni agricole finalizzato a incrementare la collaborazione per migliorare la formazione degli studenti degli istituti del settore agrario&rdquo;. &ldquo;Uno strumento &ndash; precisa &ndash; mirato a traghettare quanti pi&ugrave; giovani lucani &egrave; possibile dal diploma alla laurea in agraria e per&nbsp; promuovere e diffondere la cultura dell&rsquo;auto imprenditorialit&agrave; in agricoltura tra le giovani generazioni e momenti di alternanza studio-lavoro&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Non bastano nuovi iscritti ad Agraria per esprimere soddisfazione su una facolt&agrave; che ha un ruolo importante da svolgere al servizio dell&rsquo;agricoltura di qualit&agrave; e non tiene conto di quanto accade di innovazione e moderno nel Metapontino. E allora rilancio la proposta di&nbsp; delocalizzare Agraria presso il Centro Pantanello di Metaponto che diventer&agrave; sede Alsia e che invece pu&ograve; riprendere l&rsquo;attivit&agrave; di ricerca ex Metapontum Agrobios e utilizzare il borgo di Metaponto per servizi di ricettivit&agrave;, con il doppio vantaggio di far rivivere il borgo che oltre a svolgere funzioni turistiche pu&ograve; diventare centro di ricerca e di servizio per l&rsquo;agricoltura di qualit&agrave; dell&rsquo;intero Mezzogiorno&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Infine &ndash; conclude il consigliere – si tratta&nbsp; di far tesoro dell&rsquo;esperienza piuttosto deludente avvenuta con le misure del Psr 2007-2013 riferite al ricambio generazionale in agricoltura per prevederne di pi&ugrave; efficaci, specie per i tempi di erogazione degli aiuti, nel nuovo Psr 2014-2020&rdquo;. Anche sul fronte del credito agrario &ndash; conclude Castelluccio &ndash; la Regione deve fare di pi&ugrave; e meglio, mentre il Governo Renzi deve far sentire la voce degli agricoltori italiani a Bruxelles perch&eacute; riveda la posizione sugli &lsquo;aiuti di Stato&rsquo; e si attivino quelle sinergie con gli istituti bancari per favorire l&rsquo;accesso al credito per i giovani agricoltori&rdquo;.<br /><br /><br />

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