Agia-Cia, più attenzione ai giovani agricoltori

"Tra il terzo trimestre 2011 e il terzo trimestre 2012 in Basilicata sono “scomparse” 655 imprese agricole. In questo contesto è sempre più difficile favorire il ricambio generazionale specie perché per i giovani agricoltori resta sempre più difficile l’accesso al credito e senza di esso non c’è sviluppo". E’ quanto evidenzia Giannino Lorusso, presidente Agia (Associazione giovani imprenditori agricoli) Cia della Basilicata
“I giovani agricoltori – continua Lorusso – hanno oggi impellente bisogno di sostegni per innovare le imprese, per competere sui mercati. Un problema che si pone urgente soprattutto in una fase di riorganizzazione della struttura aziendale, che contrappone all’elevata mortalità delle piccole aziende agricole un contestuale ampliamento della superficie media, aumentata del 69,6 per cento tra il 2006 e il 2012.
D’altra parte, attualmente per costruire un’azienda agricola solida e realmente competitiva, occorre, secondo l’Agia-Cia, una valida strategia imprenditoriale, che va supportata da adeguati investimenti nell’innovazione e, pertanto, da soluzioni efficaci di accesso al credito”.
"I bandi del Psr-Feoga del prossimo sessennio 2013-2020 sono un’opportunità per ridare fiducia e speranza ai giovani imprenditori agricoli sostenendoli nello sforzo per affrontare problemi quotidiani e di mercato. E’ evidente che senza i giovani, specie nella nostra regione caratterizzata dal fenomeno di invecchiamento dei titolari di aziende agricole, non ci può essere futuro per il settore primario. Chiediamo, pertanto, un’attenzione maggiore da parte della politica e delle istituzioni alle specifiche problematiche dei giovani agricoltori", conclude Lorusso.
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