”Adotta la Panchina Rossa di Elisa”

Venerdì 12 settembre il Polo Bibliotecario di Potenza ospiterà la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa promossa dal Presidio Libera Potenza Elisa Claps e Francesco Tammone insieme alla famiglia Claps. Si parlerà anche del progetto "Il cuore di Elisa nel cuore dell'Africa"

Venerdì 12 settembre, alle ore 10:30, il Polo Bibliotecario di Potenza ospiterà la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “Adotta la Panchina Rossa di Elisa”, promossa dal Presidio Libera Potenza Elisa Claps e Francesco Tammone insieme alla famiglia Claps.

L’iniziativa si svolge nel giorno dell’anniversario della scomparsa e della morte di Elisa Claps, i cui poveri resti rimasero nascosti per 17 anni nel sottotetto della Chiesa della SS Trinità.

La Panchina Rossa dedicata a Elisa Claps non è solo un arredo, ma un segno che parla e che si muove oltre il luogo fisico in cui si trova. E lo farà, letteralmente.

Nel corso della conferenza saranno, infatti, illustrate le motivazioni e le modalità dell’iniziativa, che intende trasformare la panchina in un dispositivo culturale e civile itinerante, capace di “spostarsi” in tutta Italia. L’iniziativa gode del supporto di numerose associazioni e in primis, oltre al Presidio di Libera, del Polo Bibliotecario di Potenza.

 

Di seguito la lettera di Gildo Claps e del presidente del Vis sul progetto “Il cuore di Elisa nel cuore dell’Africa”.

Carissimi,

ci sono gesti che vanno oltre il tempo e oltre lo spazio. Il tuo sostegno al progetto “Il cuore di Elisa nel cuore dell’Africa” è uno di questi.

Elisa, come sai, sognava di diventare medico per aiutare chi soffre. Non ha potuto realizzare questo sogno con le sue mani, ma grazie a te, a chi l’ha amata e continua a portarla nel cuore, oggi quel sogno vive. Vive nel sorriso di un bambino malnutrito che torna a camminare. Vive nel respiro di una madre curata in tempo. Vive nei corridoi di un dispensario che oggi è più accogliente, più equipaggiato, più umano.

Con questo aggiornamento desideriamo raccontarti cosa è stato possibile realizzare grazie al tuo gesto. Perché quello che hai fatto ha davvero cambiato le cose.

E continua a farlo.

 

Un luogo di cura più umano e dignitoso

A Goma, nell’est della Repubblica Democratica del Congo, il dispensario salesiano Don Bosco Ngangi rappresenta un punto di riferimento per chi non ha nulla: bambini in situazione di strada, sfollati, orfani, donne sole. Prima, l’unico spazio d’attesa era buio, affollato, in condizioni precarie. Ora, grazie anche al tuo aiuto, è stato completamente rinnovato: pareti tinteggiate, panche solide, nuova organizzazione degli spazi per facilitare l’accesso a mamme con bambini e persone con disabilità.

Oggi, oltre 1.200 persone al mese attendono le cure in un ambiente pulito, luminoso, protetto.

Cura e nutrizione per i più piccoli

Tra i beneficiari diretti del progetto ci sono anche 62 bambine e bambini gravemente malnutriti, seguiti da un assistente nutrizionale dedicato. Sono bambini che arrivano al dispensario deboli, sottopeso, con gravi carenze alimentari. Grazie al tuo supporto, ricevono integratori specifici, controlli regolari e – quando necessario – il trasferimento immediato al medico.

 

Riabilitazione per bambini con disabilità

Altri 33 bambini con gravi problemi motori, spesso causati da traumi di guerra, malattie come la poliomielite o da carenze croniche, stanno seguendo un percorso di fisioterapia presso il centro. Le sedute – che includono mobilizzazione, esercizi funzionali, massaggi e anche momenti di gioco e danza – sono pensate per accompagnare ogni bambino nel modo più umano e personalizzato possibile.

In alcuni casi, sono stati effettuati interventi speciali come l’ingessatura. Tutto questo è stato reso possibile grazie alla presenza di una fisioterapista qualificata e ai materiali adeguati, che tu hai contribuito a garantire

Diagnosi rapide per salvare vite

Una parte fondamentale del progetto ha riguardato il rafforzamento del laboratorio di analisi del dispensario. Sono stati acquistati tre strumenti diagnostici avanzati:

  • un concentratore di ossigeno, essenziale nei casi gravi di insufficienza respiratoria;
  • un analizzatore ematologico automatizzato, per diagnosticare rapidamente anemia, infezioni e altre patologie comuni;
  • un sistema biochimico automatizzato, per eseguire test su glicemia, funzionalità renale ed epatica.

Dal novembre 2024, oltre 3.200 pazienti hanno beneficiato di analisi più rapide, complete e affidabili. Il 65% di loro sono bambini. Senza questi strumenti, molte diagnosi sarebbero state ritardate o impossibili. Oltre alle macchine, il laboratorio è stato dotato di reagenti, pipette automatiche, materiali di consumo, e di un piano di manutenzione per garantire affidabilità nel tempo.

Elisa è lì, ogni giorno

Questo progetto è molto più della somma delle sue parti.

È una storia di amore che non si è spezzato. È il sogno di Elisa che continua a respirare, a toccare le vite, a dare futuro dove sembrava non esserci speranza.

Grazie a te, un’assenza si è trasformata in presenza concreta, ogni giorno, nel cuore dell’Africa.

Elisa non è solo ricordata. È viva nell’impatto del bene che continua a generare.

Con immensa gratitudine.

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