La normativa, che riguarda la clinica Luccioni di Potenza, è la sintesi delle proposte di Santarsiero e Napoli e prevede la possibilità per le strutture sanitarie di adeguarsi alla normativa. Si anche al ddl sull’acqua pubblica ad uso idroelettrico
Il Consiglio regionale ha approvato questa sera a maggioranza (con 10 voti favorevoli di Cd, Pp, Pdl-Fi, Ri, Udc, Gruppo Misto, Lb-Fdi e Santarsiero del Pd, 6 voti contrari di Cifarelli, Giuzio, Miranda Castelgrande, Robortella e Spada del Pd e Pietrantuono del Psi e 1 astensione di Polese del Pd) una proposta di legge sulle “Misure urgenti per l’adeguamento delle strutture sanitarie private”.<br /><br />Il testo approvato in Aula è la sintesi di due proposte presentate dal consigliere Santarsiero (Pd), sottoscritta anche da Romaniello e Pace (Gm), Bradascio (Pp), Polese (Pd), Rosa (Lb-Fdi), Galante (Ri), Pietrantuono (Psi), Miranda Castelgrande e Giuzio (Pd), e Benedetto (Cd), e dal consigliere Napoli (Pdl-Fi), entrambe tese ad individuare una soluzione definitiva per l'annoso problema della ex clinica Luccioni.<br /><br />In pratica, le strutture sanitarie private già autorizzate all’entrata in vigore della legge regionale n. 28/2000, accreditate e contrattualizzate, devono presentare, entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge approvata oggi, al Comune nel cui territorio è ubicata la sede della struttura, un progetto esecutivo con relativo cronoprogramma vincolante per l’ultimazione dei lavori di adeguamento ai requisiti previsti dalla normativa vigente. Il termine per il completamento dell’adeguamento è fissato al 31 dicembre 2016.<br /><br />Qualora per ragioni di ordine tecnico o strutturale non fosse possibile l’adeguamento è concessa la facoltà di un adeguamento per trasferimento in altra sede idonea mediante presentazione, entro tre mesi, di apposita istanza di trasferimento nel rispetto delle previsioni di cui al decreto del ministro della Salute n. 70/2015 e del Piano sanitario regionale. Il termine per il completamento della procedura di trasferimento è fissato al 28 febbraio 2017, con esclusione del tempo necessario per il rilascio delle relative autorizzazioni, computato al netto dei tempi impiegati dal richiedente per eventuali integrazioni, se richieste. Nelle more dei tempi tecnici necessari all’effettivo adeguamento della struttura sarà possibile la prosecuzione dell'attività.<br /><br />Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Santarsiero, Cifarelli e Giuzio (Pd), Mollica (Udc), Romaniello e Pace (Gm), Napoli (Pdl-Fi), Rosa (Lb-Fdi), Leggieri (M5s), Galante (Ri) e il presidente della Regione Pittella, che ha annunciato la decisione di non partecipare al voto. Analoga scelta hanno fatto i consiglieri del Movimento cinque stelle Leggieri e Perrino.<br /><br />Sempre a maggioranza (con 12 voti favorevoli di Pd, Pp, Cd, Ri, Psi e 3 astensioni di Udc e Gruppo Misto), l’Assemblea ha approvato un disegno di legge concernente le “Disposizioni urgenti inerenti misure di salvaguardia ambientale in materia di concessione acqua pubblica ad uso idroelettrico”.<br /><br />Il provvedimento ha lo scopo di allineare la normativa regionale dopo che il Ministero dell’Ambiente ha sollecitato le Regioni ancora sprovviste di uno strumento di definizione dello stato qualitativo dei corpi idrici ad ottemperare alla prescrizione inerente l’obbligo di impedire il degrado dello stato qualitativo della risorsa idrica adottando le misure precauzionali più idonee. La legge approvata prevede in particolare che le istanze di concessione per le quali non ci sia stata la sottoscrizione per accettazione del disciplinare di concessione di derivazione acqua pubblica ad uso idroelettrico dovranno essere istruite nuovamente dall’Autorità di bacino della Basilicata. Obiettivo principale è quello di non peggiorare lo stato dei corpi idrici e garantire il deflusso minimo vitale.