Adduce: no a irrigidimenti su mantenimento due province

“Il riordino delle Province deciso dal Governo penalizza la Basilicata che con una sola provincia vedrebbe messo in discussione un antico equilibrio territoriale. Una decisione che impegna la classe dirigente a svolgere un compito straordinario mettendo da parte sterili campanilismi e contrastando incongrue battaglie di religione”. Lo afferma il sindaco di Matera, Salvatore Adduce. E aggiunge: “L’unità e la coesione regionale che i lucani hanno faticosamente costruito in un lungo arco temporale non può e non deve essere messa in discussione proprio in un momento come quello che stiamo vivendo. Si rischia, infatti, di aprire la strada a contrapposizioni e spinte centrifughe che, come dimostra la raccolta di firme per portare Matera in Puglia, e come dimostrano le ipotesi di macroregioni ventilate nei giorni scorsi anche ai massimi livelli istituzionali, mettono in pericolo l’esistenza stessa della Basilicata.
Per questo nella conferenza delle autonomie locali ho sostenuto la necessità di mantenere le due province e in subordine prevedere il capoluogo dell’unica provincia lucana a Matera in modo da garantire l’unità regionale.
Abbiamo evitato, in questi mesi, fughe in avanti nel rispetto di un percorso che sotto la guida autorevole del presidente della Regione, Vito De Filippo, ci deve vedere tutti impegnati a garantire la coesione e l’unità dell’intera Basilicata.
In questo senso si muove positivamente la decisione del Consiglio regionale di proporre Matera quale capoluogo della “provincia di Lucania” e contemporaneamente di costruire un equilibrato disegno di governance istituzionale intorno al tema degli uffici periferici dello Stato.
Posizioni di apparente rigidità esclusivamente a favore del mantenimento delle due province di fatto portano ad un unico sbocco e cioè quello già previsto dal decreto del Governo, vale a dire che Potenza sarà sia capoluogo di Regione che capoluogo dell’unica provincia lucana, con la scomparsa della provincia di Matera .
Le scadenze fissate ci impongono a questo punto di concordare con il nostro capoluogo di regione l’unica strada possibile al fine di evitare dannose contrapposizioni.
Consapevoli della difficile condizione che il Paese sta attraversando, pur tra mille difficoltà siamo impegnati a rivedere e ridurre la spesa pubblica a tutti i livelli. La città di Matera ha fatto la sua parte senza piagnistei e puntando rigorosamente alla razionalizzazione del bilancio comunale con notevoli sacrifici. Abbiamo anche condiviso la necessità di aiutare le comunità che si trovano in condizioni di maggiore difficoltà finanziaria senza accampare pretese. Questo patrimonio di responsabilità non deve essere sprecato prestando il fianco a sterili localismi”.
(s.p.)

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