Acque urbane, Rosa: Basilicata a rischio infrazione Ue

Il consigliere regionale di Lb-Fdi: “Inquinamento Jesce – Gravina, al danno potrebbe aggiungersi la beffa”. Presentata un’interrogazione per sapere “lo stato di attuazione dei lavori di potenziamento dei depuratori a servizio della città di Matera”

&ldquo;La Regione Basilicata sembra essere a rischio infrazione comunitaria per non aver ottemperato agli obblighi comunitari in tema di raccolta e depurazione delle acque urbane&rdquo;. Ad affermarlo il capogruppo di Lb-Fdi in Consiglio regionale, Gianni Rosa, che continua affermando: &ldquo;proprio per questo motivo, quest&rsquo;oggi, abbiamo presentato un&rsquo;interrogazione al presidente Pittella al fine di conoscere lo stato di attuazione dei lavori di potenziamento dei depuratori a servizio della citt&agrave; di Matera previsti lo scorso giugno, la veridicit&agrave; delle notizie apparse sulla stampa relative al rischio di infrazione comunitaria, le motivazioni per le quali i lavori risultano essere ancora bloccati e gli intendimenti della Giunta in relazione all&rsquo;intera vicenda&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Era il 30 giugno scorso &ndash; ricorda Rosa – quando con la deliberazione n. 876, la nostra Regione sembrava aver trovato soluzione all&rsquo;annoso e storico problema dei sistemi di raccolta e trattamento delle acque reflue urbane. Con tale provvedimento, infatti, si dava seguito alla delibera Cipe 60/2012, con la quale venivano stanziati oltre 32 milioni di euro per undici interventi nel territorio lucano relativi alla raccolta e al trattamento delle acque reflue urbane, nei quali rientravano anche tre interventi di potenziamento dei depuratori a servizio della citt&agrave; di Matera in localit&agrave; Sarra, Pantano e Lamione. La delibera &ndash; precisa Rosa – individuava il soggetto attuatore dei lavori, Acquedotto Lucano, il soggetto beneficiario, il Commissario per la Conferenza Interistituzionale Idrica (ex Autorit&agrave; d&rsquo;Ambito Territoriale Ottimale della Basilicata) e nominava anche l&rsquo;Ufficio responsabile nell&rsquo;amministrazione regionale. Insomma, tutto sembrava pronto per l&rsquo;inizio dei lavori. Peccato, per&ograve;, che a sei mesi da quella delibera, nulla si &egrave; mosso. I lavori non sono mai iniziati e le denunce degli ultimi giorni parlano anche del rischio della procedura di infrazione comunitaria che pende sulla testa della nostra Regione&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In Basilicata, siamo sempre di fronte allo stesso problema, sulla carta di programma, si progetta e si impegnano fondi. Ma nella pratica, tutto si blocca ed i problemi non si risolvono mai. Noi speriamo &ndash; conclude Rosa – che, prima o poi, la Regione decida di tutelare i lucani e l&rsquo;ambiente mettendo in campo azioni concrete per risolvere problemi che da troppo tempo tormentano la nostra regione&rdquo;.<br />

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