Acque minerali e termali,sì da Consiglio a ordine del giorno

Con il documento, a firma del consigliere Robortella, si impegna la Giunta regionale a prevedere nel bilancio di previsione che il 20% dei versamenti a carico dei concessionari è riconosciuto come royalties in favore dei Comuni interessati

Il Consiglio regionale, nella seduta del 17 novembre, ha approvato all&rsquo;unanimit&agrave;, un ordine del giorno relativo alla ricerca e coltivazione delle acque minerali e termali.<br /><br />Con il documento, proposto dal consigliere Robortella (Pd), si impegna la Giunta regionale a prevedere, nel bilancio di previsione, che il 20% dei versamenti a carico dei concessionari &egrave; riconosciuto come royalties in favore dei Comuni in cui viene effettuata la coltivazione delle acque termali.<br /><br />&ldquo;In Basilicata &ndash; si legge nel documento &ndash;, ad oggi si registrano tredici concessioni di acque minerali che si concentrano attorno a quattro operatori: uno locale e tre di rilievo nazionale e internazionale. All&rsquo;anno sono imbottigliati all&rsquo;incirca 800 milioni di litri. La royalty che viene versata &egrave; di un euro per ogni metro cubo. A fronte dei canoni riscossi dalla Regione, si prevede l&rsquo;introduzione di un canone aggiuntivo proporzionale per metro cubo imbottigliato. I proventi riscossi &ndash; si legge ancora nell&rsquo;ordine del giorno &ndash; devono essere impegnati prioritariamente con riferimento ai progetti riguardanti la conservazione e la ricarica delle falde acquifere nonch&eacute; a compensazione dei danni diretti e indiretti provocati nei comuni interessati&rdquo;.<br /><br /><br />

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