Rimodulati gli importi che i concessionari sono tenuti a versare alla Regione. La pdl originaria, d’iniziativa del consigliere Zullino, è stata modificata con emendamenti sottoscritti dai consiglieri del Movimento 5 stelle e di Forza Italia
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 14 voti favorevoli di Fi, Lega, Idea, Bp, M5s e Fdi; 3 astensioni di Pd, Iv, Pl. Al momento del voto non era presente il consigliere Zullino) una proposta di legge che detta modifiche ed integrazioni alla L.r: n.43/1996 (Disciplina della ricerca e coltivazione delle acque minerali e termali). Il testo normativo originario, d’iniziativa del consigliere Zullino (Lega), è stato emendato in Aula su iniziativa dei consiglieri del Movimento 5 stelle, Leggieri, Perrino e Carlucci e di Forza Italia, Acito, Bellettieri e Piro.
Con la pdl si prevede che i concessionari, in aggiunta alle somme previste dalla legge regionale n.43/1996, sono tenuti a versare alla Regione “con periodicità trimestrale un importo pari a 1,50 euro per ogni metro cubo o frazione di metro cubo di acqua minerale naturale o di sorgente imbottigliata, compresa quella impiegata nella preparazione di bevande analcoliche”. Stabilito, altresì, che “l’emunto non imbottigliato sarà riconosciuto con calcolo progressivo a scaglioni (da 0 a 100 mila mc il canone da riconoscere è pari a 0,50 euro al mc; da 100.001 a 200.000 mc a 0,70 euro al mc; da 200.001 a 300.000 mc a 0,90 euro al mc; da 300.001 a 400.000 mc a 1,10 euro al mc; da 400.001 a 500.000 mc a 1,30 euro al mc; oltre 500.000 mc a 1,50 euro al mc).
Con la norma si prevede che “per incentivare l’utilizzo di contenitori di vetro e il vuoto a rendere, l’importo è ridotto ad euro 1,00 per la quantità di acqua commercializzata in contenitori di vetro e ad euro 0,60 per la quantità di acqua commercializzata in contenitori di vetro con vuoto a rendere e per il quale sia attivata la rete di raccolta”.