Acque; Al ha riferito dati controlli a Commissione Ambiente

“Acquedotto Lucano nel periodo gennaio-agosto 2013 in tutti i 20 Comuni della Val d’Agri ha eseguito 267 prelievi sulla rete di distribuzione (analizzando 10.266 parametri chimici e 1435 parametri microbiologici); 40 sui serbatoi (analizzando 1650 parametri chimici e 272 parametri microbiologici), 8 sulle sorgenti (analizzando 307 parametri chimici e 49 microbiologici)”.
Sono alcuni dei dati che la società del servizio idrico in Basilicata, ha riferito oggi alla Commissione Ambiente della Camera.
“La frequenza di campionamento concretamente attuata in Basilicata da Acquedotto Lucano – fa sapere la società – è nettamente superiore a quella prevista dal Decreto Legislativo n. 31 del 2001 che è pari ad 88 prelievi/anno. Le sorgenti dell’area, raggruppate in 3 fonti sorgentizie principali, gestite da Acquedotto Lucano sono Aggia, Oscuriello e Capo d’Agri. Sono presenti anche due pozzi (Tempe e Peschiera) e altri gruppi sorgentizi (Alli, Acqua dei Pastori) gestiti, questi ultimi, dal Consorzio Alta Val d’Agri e non da Acquedotto Lucano. In aggiunta ai parametri chimici, chimico-fisici, microbiologici e biologici previsti dalla normativa vigente, Acquedotto Lucano effettua anche la ricerca di parametri non convenzionali (es.: microcistine) per particolari verifiche periodiche. È in fase di definizione, inoltre, un protocollo di ricerca specifico in grado di determinare gli idrocarburi totali e la speciazione". "Sulla rete fognaria e sugli impianti di depurazione – fa sapere Acquedotto Lucano – i laboratori della Vigilanza Igienica di Acquedotto Lucano nel periodo gennaio-agosto 2013 hanno eseguito 246 prelievi analizzando 4.129 parametri chimici e 492 parametri microbiologici. A breve i laboratori di Acquedotto Lucano saranno in grado anche di monitorare la presenza di idrocarburi con la relativa speciazione. A seguito dell’affidamento della gestione del Servizio Idrico Integrato, a far data dal 1 luglio 2003 Acquedotto Lucano S.p.A. è subentrata nella gestione degli impianti di depurazione, ereditando opere costruite più di 30 anni addietro con gravi carenze manutentive e gestionali Il Consorzio di Bonifica Alta Val d’Agri, ha adeguato l’impianto di depurazione di Spinoso e realizzato 3 nuovi impianti di depurazione, di cui: uno a Tramutola (per trattare i reflui prodotti dagli abitati di Tramutola, Viggiano, Paterno e frazioni, e Villa d’Agri), uno a servizio dell’abitato di Montemurro e uno a servizio dell’abitato di Grumento Nova. Con la realizzazione di questi impianti risultava necessario dismettere quelli vecchi ed ancora in esercizio. Considerata però, le problematicità relative alla rete fognaria afferente all’impianto e per preservare la salubrità del corpo recettore (invaso del Pertusillo), Acquedotto Lucano, pur avviando all’esercizio i nuovi impianti (nel corso del 2011), ha ritenuto necessario mantenere in esercizio 2 vecchi depuratori: Tramutola (Masseria Russo) e Paterno. Ad aprile 2012 l’azienda ha acquisito la gestione e ha avviato all’esercizio il depuratore di Sasso di Castalda e attualmente sta redigendo la progettazione esecutiva degli interventi di adeguamento agli standard previsti per i depuratori ricadenti in area sensibile, in particolare per il depuratore di Sarconi. Nel corso di questi anni Acquedotto Lucano ha effettuato cospicui investimenti presso gli impianti gestiti al fine di migliorarne la funzionalità effettuando analisi chimiche e batteriologiche su campioni di refluo effluente. In particolare, per gli impianti gestiti da Acquedotto Lucano, sono stati programmati ed eseguiti, fino ad oggi, campionamenti con una frequenza mensile. In alcuni casi la frequenza è maggiore di quella imposta dalla normativa vigente per monitorare in maniera continua e rigorosa anche gli impianti di piccola dimensione". "Per maggior trasparenza – rende noto Acquedotto Lucano – fin dal 2007, sul sito internet aziendale, sono pubblicati i dati analitici dei controlli con i valori medi annui di tutti i parametri previsti dalla normativa vigente in materia, relativi alle diverse acque erogate nei 131 Comuni della Basilicata. Dal 1 gennaio 2013, in base alle indicazioni contenute nella 'Prima direttiva per la trasparenza dei documenti di fatturazione del Servizio idrico' sono riportati anche in fattura i più importanti parametri chimici che quotidianamente sono determinati sull’acqua erogata a casa dei cittadini".

bas 08

    Condividi l'articolo su: