Acqua, Pdl chiede seduta straordinaria Consiglio regionale

“La Regione Puglia non sta rispettando l’accordo quadro sulla risorsa idrica sottoscritto con la Regione Basilicata che prevedeva il pagamento dell’acqua utilizzata al costo stabilito dal comitato per la gestione della risorsa idrica”

“La recente polemica riguardante la realizzazione della II canna del Sinni che attingerebbe acqua dall’invaso di Monte – Cotugno, per fornire ulteriormente la risorsa alla regione Puglia, richiede con urgenza una presa di posizione del Consiglio regionale. E’ questo il motivo che ha indotto i consiglieri regionale del Popolo della libertà a richiedere un confronto urgente nella massima Assemblea regionale”. A darne notizia è il capogruppo consiliare del Pdl, Nicola Pagliuca.

“E’ assurdo che un’opera così importante, che riguarda lo sfruttamento di una risorsa preziosa dei lucani, come l’acqua, sia stata programmata ‘all’insaputa’ del Governatore della Basilicata. Il principio di solidarietà tra le Regioni, non deve significare il depauperamento delle risorse finalizzate allo sviluppo dei nostri territori. La diga di Monte – Cotugno doveva rappresentare un volano per l’inversione del negativo trand dell’area del Senisese ed una ulteriore occasione per migliorare lo sfruttamento dei territori del Metapontino. Così non è stato, ed anzi, questa opera è una ulteriore mortificazione per quei territori. La Regione Puglia – continuano gli esponenti del Pdl – non sta rispettando l’accordo quadro sulla risorsa idrica sottoscritto con la Regione Basilicata che prevedeva il pagamento dell’acqua utilizzata al costo stabilito dal comitato per la gestione della risorsa idrica. La Regione Basilicata, con grave ritardo sta impegnando il primo stock di risorse di 35 milioni di euro, destinati al programma speciale per il Senisese. Su questi ritardi e sulla compatibilità dell’opera in parola – conclude Pagliuca – è necessario che il Consiglio regionale si esprima in modo chiaro così come già è avvenuto in passato. In tema di Federalismo ogni Regione ha il dovere di tutelare le proprie risorse”.
 

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