I consiglieri di Forza Italia, facendo riferimento al commento del consigliere Cifarelli sul sondaggio de “Il Sole 24 ore” sul gradimento dei Governatori delle Regioni, parlano di “manifesta irresponsabilità istituzionale e assenza di argomentazioni”
“Strumentalizzare, come fa il consigliere Roberto Cifarelli, un sondaggio di opinioni come quello pubblicato oggi da ‘Il Sole 24 Ore’ sul gradimento dei Governatori delle Regioni, manifesta irresponsabilità istituzionale e l’assenza di argomentazioni (a parte quelle prevenute e pretestuose)”. Lo sottolineano i consiglieri del gruppo Forza Italia, Enzo Acito e Gerardo Bellettieri, precisando che: “Piuttosto prendiamo atto del risultato del sondaggio anche per trarne valutazioni che ci possano servire a rilanciare l’azione di governo territoriale, ma siamo convinti che la vera classifica di gradimento la fanno gli elettori a fine mandato. Tra l’altro sono proprio sondaggisti e commentatori politici a mettere in guardia i facili interpreti che non è un giochino su chi vince e chi perde, perché l’indagine va calata nella situazione di emergenza pandemica da cui uscire il più rapidamente possibile con il contributo di tutti e non certo tirandosi fuori. Proprio nella gestione dell’emergenza noi riteniamo che il Governatore Bardi non sia indietro a nessuno dei suoi colleghi, avendo dimostrato capacità, mettendoci la faccia, di affrontare una situazione straordinaria non ancora conclusa”.
“Senza dimenticare – affermano i due consiglieri – il metodo militare con cui il centrosinistra ha governato e raccolto i consensi negli ultimi 20 anni in regione, pensiamo che il vero sforzo, oggi, sia quello di agire ed amministrare una regione dove il sistema costruito dal centrosinistra ha creato la rete di amministratori e burocrazia plasmata con le regole imposte in 20 anni di costruzione del consenso, questo sì costruito senza alcun bisogno di sondaggi. E’ evidente che Cifarelli e chi è uscito sconfitto dalle elezioni ultime regionali non riesca ancora a farsene una ragione e chiama in causa tutti i beneficiari di favori e di attenzioni costruite con un sistema di consenso militare che espelleva chi non condivideva le regole fissate, spesso poco democratiche. Lo sforzo di cambiare le regole consolidate, avendo intorno un sistema allineato e coperto da 20 anni di regole militarizzate è di per sé gigantesco; se a questo sforzo si aggiunge che è mancata la serenità di poter operare con la spada di Damocle della pandemia allora lo sforzo necessario profuso è sicuramente superiore a quello che hanno dovuto sopportare i presidenti delle altre regioni. Questo il sondaggio non lo evidenzia, perché il sondaggio raccoglie umori che condensa in numeri e non fa riferimento alle cause, al contesto in cui ci si muove, e non tiene conto delle trappole che quelli connessi al regime militare adottato e consolidato nei 20 anni di centrosinistra oggi mettono in campo”.
“Se si esce dalla ipocrisia e ci si chiede, senza falsi moralismi – continuano Acito e Bellettieri – come si vincevano i concorsi durante il regime del centrosinistra, come si assegnavano le risorse discrezionalmente ai Comuni amici e si mortificavano i Comuni di colore politico diverso, se si ha il coraggio di rompere gli schemi delle corsie preferenziali nella gestione degli aiuti alle imprese, se si ha questo coraggio di parlare il linguaggio della verità e non solo quello della ipocrita contestazione perché il nuovo Governo regionale ha cambiato il metodo privilegiato verso alcuni con il metodo che tutti hanno gli stessi diritti, si può vedere la situazione con gli occhi della verità: una regione che senza Stellantis e petrolio avrebbe il PIL più basso d’Italia, che ha la più alta emigrazione intellettuale d’Italia, che ha la curva di decrescita demografica più preoccupante d’Italia e tra le peggiori in Europa. Tutto questo ha solo un responsabile: con i governi di centrosinistra che si sono succeduti in questi ultimi 20 anni, il sistema militare di controllo del consenso, adottato da tutti i governi regionali di csx, che ha portato la Basilicata al livello di un medioevo in termini di democrazia e crescita”.
“Ancora più strumentale – concludono gli esponenti di Forza Italia – è il tentativo di Cifarelli di mischiare sondaggio e Acquedotto Lucano, imputando al Presidente Bardi di chiamare i Sindaci per un confronto sul tema della governance delle nostre risorse idriche. Comprendiamo che questo comportamento non è nel sistema militarizzato del centrosinistra come non lo sono il confronto e la concertazione con gli attori territoriali. Ma addirittura parlare di ‘scorrettezza’ e tirare in ballo valori etici ci sembra proprio troppo per il pulpito da cui arrivano queste parole”.