Un discreto numero di turisti ha visitato il centro storico, nel weekend di Pasqua e Pasquetta.
Acerenza, uno dei borghi più belli d’Italia e città d’arte, si conferma meta di grande interesse turistico e culturale, anche per le sue specificità e per il fascino che sprigiona.
Acerenza, da tempo attenzionata sui social e sui media nazionali ed internazionali, per le sue bellezze artistiche e culturali, la Cattedrale di Santa Maria Assunta in primis e il centro storico medievale, conferma un trend positivo per il lavoro intrapreso.
Lo rende noto il sindaco Fernando Scattone.
"Il test di Pasqua – continua- ci ha riservato indicazioni utili per i prossimi mesi. Il ruolo che Acerenza si è ritagliato come meta significativa tra le città d’arte, tra chi ama il turismo slow, conferma che il sistema rete con il territorio è la scelta politica di sviluppo e sostegno turistico adeguata.
In particolare oggi, viste le ristrettezze economiche degli enti locali, è fondamentale la sinergia tra enti pubblici, ma anche con i privati del settore.
“Un ringraziamento, pertanto è doveroso – aggiunge – ai volontari delle associazioni acheruntine, la Pro loco, l’associazione culturale, agli operatori del Museo Diocesano e ai tanti figuranti che hanno partecipato alla Via Crucis messa in scena dai ragazzi dell’Oratorio Stella Polare, agli agenti della Polizia Locale, per l’enorme lavoro fatto”.
A questi dati turistici “tangibili”, si aggiungono le decine di persone che hanno percorso a cavallo i sentieri di campagna e le tante famiglie che hanno visitato il primo allevamento di alpaca del centro/sud Italia. Tutto ciò conferma Acerenza come meta di un turismo sostenibile, per le bellezze naturali, la cultura e l’enogastronomia.
Proprio l’enogastronomia e la scoperta di vecchie pietanze ha generato il tutto esaurito nei ristoranti del borgo e negli agriturismi acheruntini".
"Ora – conclude il sindaco – si è già pronti per il week end di sabato 14 e domenica 15 aprile, per la prima edizione delle “Giornate FAI di Primavera” rinviate a causa del maltempo e che ci consentiranno di accogliere ad Acerenza altri visitatori, oltre ad appassionati di cultura e storia".